La Caduta degli Dei
Momo Sissoko e quel maledetto infortunio

Il nome di Momo Sissoko non può certo lasciare indifferenti gli appassionati del mondo del calcio, in primis i tifosi di Juventus e Fiorentina. La sua è una storia davvero molto particolare e sfortuna. Il maliano, dopo esser arrivato all’apice, ha vissuto una parabola discendente a causa di un bruttissimo infortunio. Ma a molti è comunque rimasto nel cuore.
Spagna, Inghilterra e Juve top, ma da Parigi…
Il centrocampista, dopo aver giocato in ambito giovanile in Francia, ha vissuto la sua prima avventura importante tra i professionisti nel Valencia, dove ha militato dal 2003 al 2005, con cui ha conquistato un double storico nella stagione 2003-2004, vincendo Liga e Coppa Uefa. Importante è stata, per il classe 1985, la sapiente guida di Benitez e di Ranieri. Ed ecco che, le sue prestazioni, non sono certo passate indifferenti. Nel luglio del 2005, dopo esser stato un pilastro fondamentale per gli spagnoli, è passato al Liverpool, dove ha ritrovato proprio il buon Rafa. Con i Reds sono arrivati altri successi importanti, come la FA Cup e la Supercoppa Europea. Dopo un buon avvio, con cui si è conquistato l’amore dell’Anfield Road, ha però via via perso il posto da titolare a favore di Mascherano. Dunque c’è stato il passaggio, per 11 milioni di euro alla Juventus, dove ha ritrovato Ranieri. Quest’ultimo gli ha dato grande fiducia, affidandogli il ruolo di mediano difensivo, puntando sulla sua fisicità, sul suo dinamismo, sulla sua intensità e sul suo stile di gioco aggressivo. Sissoko però ha pagato non pochi problemi fisici, soprattutto una frattura al quinto metatarso del piede sinistro nel derby contro il Torino. Questo, con il senno di poi, è stato l’inizio della parabola discendente.
Nel 2011, è passato al Psg, ma il suddetto infortunio ne ha condizionato il rendimento il campo. Due anni non troppo semplici per il centrocampista, che, tra l’altro, era stato, insieme ad altri calciatori, uno di quei colpi che avevano segnato l’inizio di una nuova era per il club transalpino, passato sotto la proprietà di Qatar Sports Investments. Le aspettative però, soprattutto per tanto sfortuna, sono state deluse. Il ritorno in Italia è stato dunque il tentativo di riscatto. Ma le cose non sono andate nel migliore dei modi.
Dalla Fiorentina al ritiro: le ultime avventure di Sissoko
Nel 2013 Sissoko è passato alla Fiorentina, totalizzando però soltanto cinque presenze. Infatti Montella non ha mai puntato sui di lui. A chiudere la sua carriera sono state le sue esperienze con Levante, Shangai Shenhua, West Bromwich, dove però non è mai sceso in campo, Pune City, Mitra Kukar, Atletico San Luis e Kitchee, per poi chiudere in Francia con il Sochaux. Insomma, un vero e proprio giro del mondo, dove ha toccato Spagna, Cina, Inghilterra, India, Indonesia, Messico e Hong Kong. Da non dimenticare però la sua terza avventura nel nostro Paese, alla Ternana. che, al suo arrivo, nel febbraio del 2017, lottava per la salvezza in Serie B. Tutto però è finito quando il tecnico Carmine Gautieri lo ha lasciato in panchina nel match contro il Trapani. Una decisione che ha fatto infuriare l’ex Juve, che non è nemmeno salito sul pullman con tutta la squadra. La conseguenza è stata la risoluzione contrattuale immediata.
Dopo una lunga carriera e oltre 400 partite tra club e nazionale del Mali, con la quale ha le semifinali della Coppa d’Africa 2004, segnando un gol, Momo Sissoko ha annunciato il suo ritiro nel gennaio del 2020. Per farlo ha scelto la trasmissione francese Footissime, in onda su RMC Sport. Il cerchio si è chiuso con l’omaggio di tanti suoi ex compagni di squadra, tra i quali Amedeo Carboni, Luis Garcia e Mathieu Bodmer, e Mamady Sidibé., L”ex centrocampista ha fondato Leading Sports Management. un’agenzia che gestisce giovani calciatori africani e francesi. Inoltre, lavora come opinionista sportivo e partecipa a eventi pubblici.
















