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Vasilije Adžić, eroe per una notte e forse anche di più

Quando una partita come Juventus-Inter viene decisa all’ultimo respiro, magari con un tiro da almeno trenta metri che supera il portiere avversario e che qualcuno paragona a quelli di Stoichkov, vuol dire che non siamo di fronte a un calciatore qualcosa. Si capisce allora che abbiamo davanti non un ragazzino qualunque, ma qualcosa in più. Vasilije Adžić è questo: un classe 2006 con carattere, qualità tecnica e la voglia di lasciare un segno grande nella Serie A.
Nato in Montenegro nel maggio del 2006, nell’anno dell’Italia campione del mondo, Vasilije Adžić fin da piccolo ha mostrato una naturale propensione al gioco, in particolare alle giocate offensive, al dribbling, alla visione. In lui finiscono linee e prospettive diverse: dice di ispirarsi a Lionel Messi, altri invece vedono nella sua classe e nella sua postura qualcosa di Zinedine Zidane. Paragoni importanti, difficili per un ragazzo che è arrivato nell’estate del 2024 dal Budućnost Podgorica, per circa 2 milioni di euro, e che adesso riempie le prime pagine dei giornali sportivi di tutta Italia.
Un semplice rinforzo per la squadra B, la Juventus Next Gen, poi qualcosa ha iniziato a girare. Thiago Motta lo nota e lo inserisce in rosa nella prima squadra, dandogli la possibilità del debutto in Serie A nell’ottobre 2024, contro la Lazio. Non sarà una stagione facile: 9 presenze in tutto con i grandi, tanti minuti invece da accumulare in Serie C. Poi un’estate in cui sembrava dover partire, come il suo collega Kelly. E alla fine un settembre in cui lo vede protagonista.
Il gol nel derby d’Italia, decisivo, è già un record: Adzic è il calciatore straniero più giovane a timbrare il cartellino nella sfida contro l’Inter per la Juventus. Ma cosa può dare questo calciatore alla squadra di Tudor? Forte tecnicamente, bravo a muoversi tra le linee, Adzic predilige la zona offensiva del centrocampo, può agire da mezzala o da trequartista, e anche da esterno offensivo quando richiesto. Ha visione, pulizia nel passaggio e una buona capacità di inserimento. Sa tirare da fuori, come dimostrato nel gol contro l’Inter, dove ha saputo approfittare anche di una uscita non perfetta del portiere per sorprendere.
E ora deve approfittare di un’altra cosa: di un momento che gli sorride. Lo aveva sottolineato anche Igor Tudor, che aveva spiegato di puntarci perché aveva “trascorso una bella settimana”. Il ragazzo intanto non si trattiene: “Mi sembra di vivere un sogno”. Un sogno in cui è eroe per una sera. Con la voglia di diventare eroe per sempre.
