Storie di sport
Alex Del Piero – Storia di un fuoriclasse mite
Alex Del Piero – Il ragazzo prodigio e, poi, il campione della porta accanto. Alex è cresciuto osservando con occhi sognanti la gigantografia del suo idolo Platini appesa in cameretta. Il papà, Gino, fu il primo a capire che il destino di suo figlio era proprio dentro quel poster. Prima un idolo, poi un esempio, e infine un obiettivo. Questa è la storia dell’uomo che ha attraversato vent’anni di calcio italiano battendo i record della storia bianconera. Soprannominato Pinturicchio da Gianni Agnelli , è considerato tra i migliori giocatori nella storia del calcio italiano.
Alex Del Piero è nato a Conegliano il 9 novembre del 1974. Sempre, ha il supporto di una famiglia semplice e normale, una guida sicura che gli permette di crescere con i valori giusti. La sua gioventù segue la linea classica: le parti all’oratorio di Saccon, frazione di San Vendemiano, dove abitava, l’approdo a Padova, l’esordio in serie B a 16 anni, l’attenzione da parte degli osservatori. Poi, un giorno, Giampiero Boniperti riceve una telefonata: «Corri, qui c’è un fenomeno» . Dopo pochi mesi, l’approdo alla Juventus.
Proprio lì ricevuto ad emergere le sue caratteristiche e il suo talento. Alex è stato un attaccante prolifico, dotato di un notevole bagaglio tecnico nonché spirito di sacrificio, per la grande abilità nell’uno-due, nel dribbling e nell’effettuare assist per i compagni; è inoltre considerato uno dei maggiori specialisti della sua generazione nei calci di punizione. Destro naturale, in grado di calciare con entrambi i piedi, e anche un ottimo rigorista. Proprio lì nasce quel suo particolare tipo di gol, da lui realizzato molte volte in carriera con un tiro a effetto dal vertice sinistro dell’area di rigore verso l’incrocio dei pali più lontano, che viene colloquialmente appellato dalla stampa sportiva e dal pubblico come alla Del Piero .
ALEX DEL PIERO, CUORE D’ORO
Con la leggerezza dei suoi 20 anni Alex si mette sulle spalle della maglia numero 10 della Juve, aggiudicandosi il passaggio dallo stato di calciatore a quello di campione. Gol dopo gol, scudetto dopo scudetto, soddisfazione dopo soddisfazione e poi, il magico Mondiale del 2006. Non mancano le sofferenze, i fallimenti, gli infortuni. Un percorso professionale tortuoso, fatto di sentimenti e passione oltre che di tecnica e classe, e caratteristica dalla straordinaria capacità di rialzarsi dopo le cadute. Alex Del Piero è un signore, dentro e fuori dal campo: con la sua spontaneità, l’immagine semplice e la sua educazione all’antica. Mai una ribellione plateale, mai una lamentela, mai un gesto antipatico o una parola fuori posto. Questo era lui. Uno che ha anche proposto tante iniziative benefiche, uno dedicato al campo e alla famiglia, quella di mamma e papà, e quella costruita con sua moglie Sonia.
Ha preso parte a numerose iniziative benefiche e solidali. Ha promosso e sostenuto anche economicamente la ricerca sul cancro, e nel novembre dello stesso anno ha ricevuto dall ‘ AIRC il premio “Credere nella ricerca” . Nel 2011 ha lanciato il progetto “Ale10friendsforJapan” , da lui ideato per aiutare gli abitanti del Giappone colpiti dalla tragedia dello tsunami. Partecipa inoltre a una partita organizzata a scopo benefico, come la Partita del cuore. È tra i personaggi sportivi più ricercati dalle aziende che vogliono pubblicizzare il loro marchio. È stato testimonial di marche come Adidas , Suzuki , FIAT , Bliss , Pepsi , CEPU, Disney , Woolmark , Upper Deck e Uliveto . È inoltre apparso sulle copertine di alcune edizioni dei videogiochi calcistici FIFA e Pro Evolution Soccer .
Prima dell’esperienza in Australia e poi in India e prima di diventare uno degli opinionisti di Sky Sport dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, l’addio che meritava: come punto di riferimento per tutta la squadra, il 13 maggio 2012 disputa la sua ultima partita in campionato con la maglia della Juventus, contro l’Atalanta, segnando il 290º gol della sua carriera bianconera; il capitano esce dal campo al 57 ′, acclamato dai tifosi in lacrime.