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Mourinho, le grane dello United, Messi: i dieci movimenti della settimana

Un’altra settimana sta per concludersi ed ormai siamo vicinissimi al Natale ma prima spazio ad un weekend di partite ed emozioni. Ma quella che si sta per concludere è stata una settimana piena di spunti: noi di Sportcafe24 abbiamo raccolto i dieci momenti, i dieci movimenti della settimana. Giusto per prepararci ad una festa scoppiettante. Andiamo a scoprire quali sono!
1) Mourinho, dov’è finito lo Special One?
José Mourinho ha lasciato il Manchester United. O meglio, è stato lasciato dal club inglese che su di lui aveva puntato per una ricostruzione totale. Obiettivo fallito, con una Europa League in più però in bacheca per ambedue le parti. Lontani sembrano i giorni dello Special One, tutto vittorie e polemiche. Nell’ultimo biennio più schiaffi presi che dati, polemiche all’ordine del giorno e il benservito che è arrivato poco prima di Natale. Dopo l’Inter il carismatico allenatore portoghese non è riuscito più a plasmare le menti dei suoi, a far quadrato, ad unire tutti verso un unico obiettivo. Eppure, siamo sicuri, non è finita qui. Sentiremo ancora parlare di quel profeta venuto da un piccolo centro nel cuore del Portogallo…
2) Pogba, così proprio no!
Non lasciamo Manchester, restiamo in casa United ed andiamo ad analizzare la poco professionale figura di Paul Pogba, calciatore dall’indubbia qualità ma dall’opinabile professionalità. Esonerato Mourinho, subito un post su Instagram, poi la rimozione e la multa dal club, meritata sicuramente ma forse una pena troppo lieve per una primadonna abituata troppo alle luci della ribalta e a voler ossessivamente rubare l’attenzione. L’unico giudizio lo emette il campo che, finora, ha parlato chiaro: il giocatore onnipresente e sempre dominante visto con la maglia della Juventus, in Premier, non si è ancora visto. Meglio lavorare sodo, Paul…
3) Sanchez e le scommesse ad Old Trafford
Restiamo in casa Manchester, questa volta per studiare il caso di Alexis Sanchez, il Nino Maravilla che è passato dal campo alla panchina alla tribuna. A ragione: il cileno scommetteva, assieme ad altri compagni, sull’esonero di Mourinho. Ed alla fine ci ha visto lungo: ha vinto 20.000 sterline, mica male. Se non altro una consolazione…
4) Pruzzo: “La Juve mi fa cagare”
Onesto e giusto, Roberto Pruzzo non ha trovato modo migliore per scaldare gli animi in vista di Juventus-Roma. “I bianconeri mi fanno cagare – ha detto al Corriere dello Sport – sportivamente parlando. Li gufo e quando perdono per me è festa”. Messaggio chiarissimo, figurarsi. Il problema è che quest’ammissione, comunque apprezzabile per onesta e mancanza di filtri, in un universo fatto di conformismo e buonsenso, anche ingiustificato, ha fatto arrabbiare più i tifosi della Roma. Quando parla Pruzzo, per i giallorossi le cose si mettono male, raccontano da Roma. Cattivo presagio per la sfida dello Stadium?
5) ADL: “Sarri comunista attaccato ai soldi”
Questa volta è andato sul politico il vulcanico Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, sull’ex allenatore azzurro Sarri. Stuzzicato come al solito sull’ex tecnico oggi al Chelsea, stavolta, ADL l’ha buttata sul politico, coinvolgendo le mai occulte simpatie politiche dell’allenatore di Figline Valdarno, un comunista in tuta ma, a detta di De Laurentiis, attaccato ai soldi e troppo freddo su alcuni discorsi, come il mercato, atavica questione spinosa in casa Napoli. E Sarri continua a non rispondere. Chissà per quanto, però.
6) Da Napoli diffidano l’arbitro Massa: “Scriva nel referto dei 36 scudetti illegali!”
Angelo Pisani, avvocato partenopeo noto per aver difeso Diego Maradona nell’annosa questione col Fisco, presidente dell’associazione ‘Noi Consumatori’, ha presentato un esposto all’arbitro Massa, direttore di gara domani sera di Juventus-Roma. Come è noto la Juve espone trentasei scudetti allo Stadium, 2 dei quali revocati. L’unico mezzo per contrastare questa sorta di illegalità è inserire il tutto nel referto arbitrale, unico documento a disposizione della procura sportiva. Come a dire, qualcuno faccia chiarezza. A parlare è, in questo caso, una sentenza della Cassazione. Ma la polemica continua, anche per via della Juve che continua ad arrogarsi la vittoria dei due tricolori cancellati dal processo Calciopoli. Non sul campo, dicono da Torino. A Napoli non sono d’accordo.
7) Juve Under 15, squalificati 25 calciatori
“Napoli usa il sapone” – cantavano dopo la vittoria nelle semifinali del torneo Giovanissimi. Ed ora sono stati puniti venticinque tesserati della Juventus per una giornata. Così piccoli, difesi in qualche modo anche dalla società(che ha ricevuto seimila euro di ammenda, n.d.r) tramite un tweet che suscitò mille polemiche, e infine puniti: ma da dove dovrebbe ripartire il calcio italiano? Vi lasciamo questa domanda, sperando che qualcuno trovi una risposta.
8) Messi, al di là di tutti
Cinque scarpe d’oro per il Fenomeno argentino del Barcellona. F maiuscola doverosa per un calciatore che trascende la categoria di umano e che sa declinare benissimo, con i suoi tocchi, i suoi colpi, il suo talento, la categoria di genio. Un giorno potremo raccontare, a futuri amanti ed appassionati, della Pulga argentina importata in Catalogna. Di quel ragazzo oggi uomo e leader che attende una sola consacrazione per mettersi in pari con Diego Maradona. Ma al momento, nei campionati ed in Europa, non ci sono rivali. Con buona pace dei sostenitori di CR7.
9) Supercoppa in Arabia, è ufficiale
“Assurda decisione” – ha accolto così la notizia della Supercoppa tra Juve e Milan, il Ministro degli Interni Matteo Salvini, sempre molto attento alle questioni calcistiche, in particolare riguardanti il suo Milan. La notizia intanto è ufficiale: appuntamento al 16 gennaio 2019.
10) Coppe Europee, le italiane sorridono a metà
Rapid Vienna e Zurigo per Inter e Napoli. Siviglia per la Lazio; Porto per la Roma e, infine, Atletico Madrid per la Juve. Ad una prima occhiata, salvo clamorose smentite dei pronostici, esultano solo Inter e Napoli, con la speranza che l’Europa League diventi un obiettivo serio per le italiane. Può essere contenta a metà la Roma, male Lazio e Juventus: il calcio italiano era tornato, dicevano, ma in Champions avanti vanno solo due con sfide-spauracchio già agli ottavi. Appuntamento col trionfo europeo rimandato anche quest’anno? Si spera di no…
