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Le 10 rivelazioni di questo campionato
Pubblicato
5 anni fa|
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Roberto Cusimano
Arrivati ormai alla dodicesima giornata di campionato possiamo quasi con certezza definire chi sono le vere e proprie rivelazioni di questa stagione. Alcune scelte fatte ad inizio stagione dalle società si sono dimostrate non molto azzeccate, altre invece ben riuscite con il conseguente risultato di aver visto nuovi talenti nascere oppure giocatori semi sconosciuti iniziare alla grande nonostante fosse la loro prima stagione nella massima serie italiana. Ecco di seguito elencati i nomi di coloro che meritano di essere citati nella classifica delle migliori rivelazioni della Serie A.
ALBERTO GRASSI (Atalanta) – Il centrocampista proviene dal settore giovanile bergamasco, nonostante avesse debuttato in prima squadra già lo scorso anno, è da questa stagione che sta giocando con più continuità ritagliandosi grazie alle sue buonissime qualità un posto di rilievo nella formazione nerazzurra. E’ un classe ’95 di cui sentiremo parlare a lungo.
AMADOU DIAWARA (Bologna) – Gioiellino scoperto dal Bologna quest’anno, ha soli 18 anni ma in prospettiva può diventare un grande centrocampista. Gioca prevalentemente davanti la difesa, è stato impiegato in tutte e dodici le gare finora disputate dagli emiliani e non ha mai offerto pessime prestazioni. Lo scorso anno giocava nel San Marino, gli osservatori rossoblu lo hanno visto e si sono subito innamorati di lui, un grande affare.
RADE KRUNIC (Empoli) – Questo ragazzo era già arrivato in Italia circa un anno fa acquistato dal Verona che, probabilmente per la sua giovane età, lo aveva mandato in prestito ad un club serbo (il Donij Srem). Dopo vari tira e molla l’Empoli quest’anno ha deciso di acquistarlo ed ha fatto bene poiché nelle sei gare in cui è stato impiegato ha fatto bene. Svaria molto su tutto il fronte d’attacco, lo abbiamo visto cercare l’intesa con gli attaccanti toscani. Essendo un trequartista lo penalizza la presenza dell’intoccabile Saponara ma il prossimo anno potrebbe prendere lui la scena.
NIKOLA KALINIC (Fiorentina) – Il ventisettenne croato è la principale rivelazione della Fiorentina capolista, le sue reti sono state in diverse occasioni decisive ai fini del risultato finale del match. Nonostante il suo passato al Dnipro non fosse passato totalmente inosservato nessuno si sarebbe aspettato un simile exploit e un ambientamento veloce nel nostro campionato. Per lui sono arrivate sette reti in campionato e una in Europa League, numeri destinati per forza di cose a salire.
JOSIP ILICIC (Fiorentina) – Il fantasista sloveno è un altro artefice del “miracolo viola”. Le sue doti non le abbiamo mai messe in discussione ma la sua continuità sì. Faticavamo a credere che Josip tornasse quello ammirato il primo anno a Palermo e, solo a tratti, con la maglia della Fiorentina in passato. Quest’anno in dodici presenze complessive tra campionato e coppa invece ha realizzato sei reti e fatto quattro assist, la sua presenza in campo è sempre determinante.
JEISON MURILLO (Inter) – Il giovane difensore colombiano è stata una scommessa pienamente vinta dagli uomini di mercato nerazzurri. Se infatti su Miranda c’erano pochi dubbi in quanto aveva già ampiamente dimostrato con l’Atletico Madrid la sua solidità difensiva, non si poteva affermare lo stesso del ventitreenne proveniente dal Granada. Invece Murillo ha sorpreso offrendo ogni settimana grandi prestazioni, l’intesa con l’altro sudamericano è perfetta tanto che l’Inter si ritrova ad avere (non succedeva da anni) la miglior difesa del torneo.
SERGEJ MILINKOVIC-SAVIC (Lazio) – Il centrocampista serbo è la principale rivelazione in casa Lazio che, a dire il vero, non aveva fatto un mercato eccezionale. Ci ha visto bene però Tare a credere su questo giovane ragazzo di vent’anni che fin dalle prime apparizioni si è confermato essere uno dei migliori talenti in ottica futura. Sta diventando uno dei titolari della Lazio e lo è già da un po’ nella Nazionale Under 21 serba, ha trovato la via della rete in Europa League con i biancocelesti contro il Dnipro, ora si attende il primo timbro in A.
GIANLUIGI DONNARUMMA (Milan) – Si può esordire in Serie A con la maglia del Milan a sedici anni? Sì. L’ esempio vivente porta il nome di Gianluigi Donnarumma, portiere prodigio che è stato capace di rubare il posto a Diego Lopez e conquistarsi da un mese a questa parte la fiducia di Mihajlovic. E’ nato il 25 febbraio 1999 eppure, nonostante l’inesperienza, sembra avere tutte le carte in regola per diventare uno dei migliori portieri d’Italia.
OSCAR HILJEMARK (Palermo) – Svedese proveniente dal PSV, è capitano della Nazionale Under 21 del suo paese. Ha iniziato alla grande la stagione con la maglia del Palermo, nelle ultime giornate però sta avendo delle difficoltà (un po’ come tutta la squadra rosanero). Ciò non toglie che è un ragazzo con ottima tecnica, qualità e senso del gol. Anche in questo caso ci sentiamo di dire che ha le carte in regola per diventare un top calciatore.
GRUPPO SASSUOLO – Infine nota di merito non per un calciatore ma per l’intero gruppo del Sassuolo, attualmente quinto in classifica. E’ difficile dare ad un singolo calciatore neroverde dei meriti particolare, la squadra va bene grazie al grande gruppo che lavora insieme ormai da diversi anni (dalla C alla A la squadra non è mai stata stravolta per intero). Potremo citare Magnanelli, Missiroli o Berardi ma sarebbe da stupidi perché, ripetiamo, la loro forza è il gruppo. La rivelazione è vederli al quinto posto, a soli cinque lunghezze dalla vetta.
Roberto Cusimano
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