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Le 7 cose che non sapevate di Nikola Kalinic, il distruttore dell’Inter

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Dopo la tripletta di ieri sera, analizziamo 7 componenti di Nikola Kalinic poco conosciute agli amanti del calcio.

E’ il protagonista assoluto della 6^ giornata di Serie A, colui che ha fatto tornare l’entusiasmo tra i tifosi della Fiorentina, che non vedevano la viola in testa alla classifica dalla stagione 1998-99. Allora in panchina sedeva Giovanni Trapattoni, oggi quel Paulo Sousa contestato nel giorno della presentazione per il suo passato in bianconero da giocatore e oggi osannato. Il terminale offensivo della squadra toscana è il croato Nikola Kalinic, arrivato quest’estate dal Dnipro per sostituire Mario Gomez passato al Besiktas.

Esaminiamo dunque le 7 caratteristiche che prima di ieri in pochi conoscevano.

DOTI FISICHE: Kalinic è in grado di far reparto da solo e grazie alla sua struttura fisica (1.87 cm per 84 Kg) è complicato spostarlo. Difficile da anticipare, sulle palle inattive si fa valere grazie alla sua elevazione.

Handanovic ha subito una tripletta da kalinic

Handanovic ha subito una tripletta da kalinic

TECNICA: Nonostante la sua corporatura da “ariete” è dotato di buona tecnica. Egli preferisce un gioco palla a terra, piuttosto che uno fatto di lanci lunghi. E’ un centravanti molto mobile, in grado di giocare anche spalle alla porta.
SPIRITO DI SACRIFICIO: un fattore da non trascurare è quello di una punta che persa palla torna dietro ad aiutare la squadra nella fase difensiva. Anche questa dote è nel “bagaglio” di Kalinic.
ASSIST: l’attaccante croato è molto bravo anche come assistman. In carriera ha confezionato per i compagni 32 passaggi decisivi. Dal suo arrivo alla Fiorentina ha servito un assist per il vantaggio provvisorio di Marcos Alonso nella 2^ giornata di campionato contro il Torino.
ESORDI PRECOCI: Nikola Kalinic esordisce in una squadra di club, l’Hajduk Spalato, all’età di 17 anni. Grazie alle sue qualità riesce a raggiungere la Nazionale maggiore della Croazia 3 anni più tardi e ad esordire in campo nella partita persa in Polonia nell’Europeo 2008.
IN PREMIER LEAGUE: le ottime prestazioni nel campionato croato non passano inosservate in Inghilterra. Infatti il Blackburn lo acquista dall’Hajduk nell’estate 2009 per la cifra di 7 milioni di euro. I risultati però saranno deludenti: Kalinic non riesce ad ambientarsi in Premier League e in due anni colleziona la miseria di 7 reti in 44 incontri disputati.
SENZA PAURA: al suo arrivo a Firenze Nikola ha deciso senza indugi di indossare la maglia numero 9 che fino a 15 anni fa era di proprietà di una leggenda del club gigliato e mondiale come Gabriel Omar Batistuta. Dice inoltre di ispirarsi ad Ibrahimovic, anche se forse somiglia più a Mandzukic. Curiosità: entrambi furono compagni di squadra all’Hajduk dal 2007 al 2010.
Dopo aver visto questi 7 punti vedremo ora se Kalinic sarà ancora in grado di stupire e trascinare la piazza fiorentina verso traguardi insperati fino ad agosto.

Matteo Prina

Polemico, pedante, pignolo, poco fedele al suo nome (la modestia è dannosa se sei consapevole dei tuoi limiti) ma molto al suo cognome ( piccolo bandito, che fugge dai recinti dell'informazione a un coro solo). Perché leggermi? Perché sono chiaro, informato e motivo precisamente ogni mia opinione

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