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Roma: la fine del calvario di Destro
Due gol in due partite per cancellare un 2013 da incubo. Mattia Destro, due settimane fa è tornato al gol in campionato contro la Fiorentina e lunedì sera si è ripetuto contro il Milan. L’ex attaccante del Siena ha così cancellato un incubo iniziato nel gennaio del 2013 con l’infortunio al menisco esterno del ginocchio sinistro e che sembrava non avere fine. Il primo anno alla Roma non è certo stato come ci si aspettava, ma ora il peggio sembra alle spalle. Ripercorriamo le tappe del calvario di Destro nella capitale.
ARRIVO TRA MILLE SPERANZE – Destro arriva a Roma nell’estate del 2012 per 16 milioni di euro. Dopo i 12 gol nel Siena di Sannino è considerato da tutti gli addetti ai lavori la nuova speranza azzurra e il colpo dell’estate. Prandelli lo convoca in nazionale e tutti lo additano come stella dal futuro assicurato. La Roma per arrivare a lui sacrifica Borini che lo scorso anno ha segnato 9 reti in giallorosso, vendendolo al Liverpool e costruisce attorno a Destro la squadra che dovrebbe riscattare la deludente stagione di Luis Enrique. Tutti sono pronti a scommettere che, con Zeman in panchina, Destro lotterà per la classifica cannonieri con Di Natale e Cavani, ma le cose vanno diversamente.
L’OMBRA DI OSVALDO – L’inizio per Destro è infatti molto difficoltosa. L’ex giocatore del Siena fatica a entrare nel gioco della Roma, anche a causa dei pesanti carichi di lavoro di Zeman e subisce il sorpasso da parte di Osvaldo che diventa il titolare della Roma. Destro soffre la situazione e quando viene chiamato in causa sbaglia anche gol facili. La situazione pare sbloccarsi nel mese di novembre, quando il giocatore inizia a carburare. Il primo gol in giallorosso arriva il 4 novembre 2012, contro il Palermo. Il 25 novembre si ripete in trasferta a Pescara, mentre il 2 dicembre sigla la doppietta dell’ex al Siena.
L’INFORTUNIO – A gennaio arriva poi l’infortunio in un momento in cui Destro si era guadagnato spazi importanti nella Roma decidendo anche i match di Coppa Italia contro Fiorentina e Inter. Inizia qui un calvario che solo recentemente è finito. Destro torna in campo una prima volta ad aprile giusto in tempo per segnare una doppietta il Napoli e aver giocato da titolare (e perso) la finale derby di Coppa Italia contro la Lazio, viene convocato da Mangia per l’europeo Under21 in Israele. Le condizioni di Destro però non sono buone e l’attaccante della Roma non può dare il suo contributo alla cavalcata degli azzurrini fino alla finale, persa poi contro la Spagna.
NUOVO INFORTUNIO E RINASCITA – Quest’estate subisce un altro stop sempre legato al precedente infortunio e iniziano a nascere le polemiche sui metodi di cura scelti per il giocatore. Destro è costretto ad assistere dalla tribuna alla cavalcata delle 10 vittorie iniziali della Roma di Garcìa e qualcuno inizia a sussurrare che la sua carriera sia a rischio. La Roma, intanto, vista la lunga degenza, trattiene Borriello, mentre Garcìa riporta Totti nel ruolo di centravanti. Destro però non si arrende. Inizia controlli specifici, si allena e riesce a tornare abile e arruolabile. Garcìa lo aspetta, ne osserva i progressi e, quando lo vede pronto lo getta nella mischia, venendone ripagato da due gol. Ora la Roma ha un’arma in più su cui contare per la rincorsa alla Juventus. L’esperienza vissuta ha cambiato Destro. Ora è più silenzioso, riflessivo, ma anche più determinato. Il suo obiettivo è riprendersi la Roma e giocarsi le sue carte per il mondiale in Brasile. Un obiettivo tutt’altro che irrealizzabile per un ragazzo che ha già dimostrato le sue qualità e che ora, e che ora ha guadagnato quella sana cattiveria necessaria per chi vuole arrivare in alto.
Davide Luciani