Motori
Auto elettriche: l’Unione Europea chiede una “scossa” all’Italia

Con il prezzo del carburante alle stelle, soggetto a continui rincari per l’aumento del prezzo del petrolio e, soprattutto, per la “tradizione” italiana di caricare accise sul carburante quando non si sa dove trovare soldi, ecco che un monito dell’Unione Europea potrebbe rappresentare una via d’uscita, o almeno un palliativo, per le tasche degli Italiani.
PROPOSTA UE – La commissione trasporti del Parlamento Europeo ha infatti approvato una mozione a larghe intese (30 voti a favore e solo 7 contrari), che prevede la creazione di un’ampia rete di distributori per auto elettriche, da realizzarsi entro il 2020, in modo da dare un ulteriore slancio alla lotta contro l’inquinamento. Dopo la Germania (a cui si richiedono 86 mila punti di ricarica), l’Italia è il paese che dovrà costruirne di più (circa 72 mila), a seguire poi Gran Bretagna (70 mila) e la Francia (solo 55 mila).
Secondo l’euro-parlamentare Carlo Fidanza: “Il voto di oggi rappresenta un passo avanti importante verso un trasporto più pulito e più accessibile per i cittadini: si tratta di un obiettivo ambizioso ma realistico”. Non mancano però i dissidi, anche perché i governi sono preoccupati dal costo che rappresenterà in periodi non facili questa mozione (che dovrà passare anche il vaglio del Consiglio).
ITALIA COL PIEDE SUL FRENO – C’è da dire che in Italia si avverte molto scetticismo nei confronti di questa tecnologia, scetticismo che si traduce nell’essere, come al solito, uno dei paesi fanalino di coda nell’Europa. Infatti nel “Paese del sole”, vengono vendute solo 5 mila auto l’anno (al primo posto c’è la Norvegia, a seguire Giappone, USA e Francia). Inutile dire che anche la Fiat ha investito molto poco in questo fronte di ricerca, mentre il leader mondiale è la francese Renault, con modelli che vanno dalle piccole alle berline (l’auto più venduta rimane, però, la Nissan Leaf, che ha avuto un vero e proprio boom negli USA).
PASSI DA GIGANTE – Negli ultimi anni la tecnologia in questo ramo automobilistico ha avuto degli sviluppi impressionanti. Oggi un’auto di questo genere può percorrere in media 100 Km fino ad un massimo di 200 con una ricarica (buona notizia dato che il 60% degli automobilisti europei percorre circa 30 Km al giorno). Anche in ambito di risparmio i passi fatti sono notevoli: per percorrere 10 mila Km l’anno in 5 anni, si spendono in media 5 mila euro con un’auto a benzina 3 mila con una a diesel (2100 con una a metano), contro i 1000 euro di una elettrica (quasi 250 euro l’anno). Inoltre a parità di cilindrata, oggi si può risparmiare circa il 50% sull’assicurazione rispetto alle auto tradizionali. Nel 2013 il governo Monti introdusse degli sgravi ai compratori di auto elettriche, sgravi che per ora ci sono (risparmio del 20%) solo in caso di rottamazione. Inoltre alcuni comuni, come per esempio quello di Modena, permettono alle elettriche di circolare anche nelle ZTL.
Luca Porfido
