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Milan, Galliani blinda Ibra e Thiago ma non basterà per una stagione al top

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MILANO, 24 MAGGIO- Le parole di Adriano Galliani potrebbero far tirare un sospiro di sollievo ai tifosi milanisti, ma basteranno per far si che la prossima stagione si possa lottare per ri-vincere qualcosa? Una bella domanda per i supporters rossoneri, ancor più bella per la dirigenza milanese, Galliani in primis appunto, che a prescindere da quanti sforzi farà per trattenere Ibrahimovic e Thiago Silva dai milioni di euro arabi e non solo, dovrà valutare quanti soldi mettere a disposizione per una campagna acquisti di vertice.

Non nuova infatti la vena low-coast dell’a.d. rossonero degli ultimi anni, che si è trovato a combattere una situazione di fair-play finanziario che non ha consentito spese folli per top player. La stagione 2012-2013 che sta piantando i suoi semi già da ora con i primi sprazzi di calciomercato, non sarà molto lontana da quelle passate a livello economico e quindi bisognerà adottare una strategia vincente con quello che si ha e si vuole mettere in campo.

Ha blindato Thiago Silva e Ibra come detto, ma a parole è facile farlo ora. Il problema sussisterà quando dall’estero arriveranno offerte e soldoni veri (che con sicurezza arriveranno) e a quel punto conteranno i fatti. Se il Milan vorrà puntare alla prossima Champions e al campionato, prerogative solite della società milanese, inevitabilmente bisognerà percorrere delle strade. Proviamo a ipotizzarle e magari suggerirle.

STRATEGIE DI MERCATO PER ESSERE AL TOP- Tenere i due gioielli non basterà, e lo si è visto già quest’anno. Con l’aggiunta di Montolivo, Traorè, quasi sicuramente Acerbi e poi circolano i nomi di Sahin, Ogbonna e Silvestre, si può allestire un’ottima squadra che con Boateng, Pato, Robinho, El Sharaawy e gli altri potrebbe ambire allo scudetto. Per la Champions però è un’altra storia. Ci vogliono titolari e ricambi allo stesso livello e quindi bisognerà spendere. Ci vuole almeno un top player, anche se due sarebbero ancora meglio. Nella fattispecie un terzino e un centrale. Anche se invece del centrale, visti Acerbi e uno tra Ogbonna e Silvestre se mai dovessero arrivare, ci vorrebbe un’altra punta forte. Tevez o Balotelli l’ideale.

Mandare via uno dei due invece porterebbe ad un’altra strategia. Se dovesse partire Thiago Silva ci si priverebbe del centrale migliore al mondo. Con i soldi presi, uno uguale al brasiliano non si trova, perchè non ha fotocopie. Allora l’ipotesi più reale sarebbe dare Ibrahimovic. Il City potrebbe sbilanciarsi fino a quasi 30 mln. Inoltre il Milan con quei soldi potrebbe investire per due attaccanti, o un attaccante e un terzino, e dare ai due uno stipendio che sommato non arriverebbe agli oltre 9 che ne prende Ibra attualmente al Milan. Tevez o Balotelli per l’attacco e uno come Kolarov, Peluso, Cissokho o Jordi Alba per la fascia.

Mandare via sia Thiago che Ibra significherebbe fare tanta cassa, ma poi quei soldi dovrebbero essere investiti per arrivare a colmare due mancanze incolmabili. Gli investimenti a quel punto potrebbero superare le entrate e col fair-play finanziario del Milan l’anno prossimo difficilmente si potrà lottare per qualcosa.

Gennaro Manolio

 

La redazione del magazine che ha fatto la storia del giornalismo sportivo online moderno

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