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Milan-Udinese a porte chiuse, Galliani sbotta. Solidarietà Inter e Napoli

Le società e i tifosi di Milan, Inter e Napoli sono tutti d’accordo sul fatto di abolire la regola di “anti-discriminazione territoriale” recepita dalla Federcalcio il 4 giugno 2013 direttamente dal regolamento dell’Uefa. Sono diverse le squadre ad essere state sanzionate per via di questa nuova regola e l’ultima a farne le spese è stata quella del Milan. Il Giudice Sportivo Tosel, infatti, ha punito la società rossonera “perché durante la partita Juventus-Milan, alcune centinaia di suoi sostenitori, alcuni minuti prima dell’inizio della gara, al 6′ ed al 43′ del secondo tempo, hanno intonato un insultante coro espressivo di discriminazione territoriale nei confronti dei sostenitori di altra società (cori contro il Napoli ndr)”. Quindi Milan-Udinese del prossimo 19 ottobre si disputerà a porte chiuse.
Adriano Galliani, a.d. del MilanFURIBONDO L’AD ROSSONERO – Galliani ha annunciato l’immediato ricorso, dichiarando: “Questa norma sui cori e la discriminazione territoriale non ha senso, va abolita e tutti i presidenti di A sono d’accordo. Un conto è il razzismo, un conto la storia della discriminazione territoriale che non può essere paragonata al razzismo”. L’amministratore delegato del Milan ha poi proseguito: “Questa sanzione non la possiamo proprio accettare. La prossima volta ci sarà lo 0-3 a tavolino e penalizzazioni in classifica. Se 50 persone si organizzano, possono uccidere una società”. A dare ragione a Galliani è il presidente della Lega di Serie A, Maurizio Beretta che ha commentato in questo modo: “Così si rischia di consegnare il destino delle squadre e del campionato nelle mani di pochi irresponsabili e facinorosi. Faccio un appello alla Federcalcio affinché cambi la legge anti-discriminazioni”.
TUTTE LE CURVE FANNO FRONTE COMUNE – La Curva sud del Milan esplode tutta la sua rabbia in un comunicato. “Benvenuti nel Paese dove la goliardia e lo sfottò sono motivi di sanzioni che limitano la libertà. In Italia si assiste in questi giorni alla messa in atto di una ridicola interpretazione della legge che ci rende i protagonisti di un attacco insensato e ingiustificabile”. Anche la tifoseria nerazzurra esprime solidarietà ai rossoneri sempre attraverso un comunicato dove vengono invitati gli ultrà di tutte le squadre di Serie A ad azioni congiunte per far chiudere tutti gli stadi, per protesta contro le nuove norme e le nuove sanzioni contro i cori discriminanti. E persino la curva del Napoli, vittima degli insulti da parte dei tifosi rossoneri, si schiera, a sorpresa, dalla parte della Curva sud di San Siro, esponendo uno striscione con su scritto “Napoli colera… E adesso chiudeteci la curva”. Quindi sembra che siano tutti d’accordo sul fatto che “l’anti-discriminazione territoriale” debba essere abolita.
CHI E’ STATO PENALIZZATO – La prima squadra ad essere stata punita da questa regola è stata la Roma che in occasione della partita contro il Verona ha giocato con la Curva sud chiusa a causa dei cori sanzionati come “razzisti” ai danni di Balotelli avvenuti in Milan-Roma, nella penultima partita della scorsa stagione. Lazio-Udinese, la prima di campionato, si è giocata con la Nord chiusa a causa dei “buu” razzisti da parte di alcuni sostenitori biancocelesti ai danni di giocatori juventini, in occasione della partita di Supercoppa. Anche la curva Nord del Meazza è stata chiusa alla quinta di campionato, in occasione di Inter-Fiorentina a causa di cori razzisti ai danni di alcuni giocatori bianconeri durante Inter-Juventus.
Come andrà a finire?
Arianna Scarozza
