Calcio Estero
Liga: Mou, Messi e il derby di Madrid

MADRID, 01 DICEMBRE – La 14ma giornata, dopo l’anticipo di ieri in cui l’Osasuna ha avuto la meglio sul Rayo Vallecano, presenta il meglio negli anticipi del sabato. Ormai la Liga spagnola non prevede neanche una partita in contemporanea, succube delle insensate logiche televisive. Il tour de force iniziato ieri sera prevede una partita ogni due ore sia sabato che domenica ed un Monday Night in stile inglese.
ZONA CHAMPIONS – Alle 16.00 saranno Getafe e Malaga divise da soli 3 punti ed in corsa per il quarto posto ad aprire le danze. A seguire Valencia e Real Sociedad, con i padroni di casa che non possono permettersi altri passi falsi, dopo un inizio di stagione altalenante.
ZONA MESSI – Alle 20.00 il Barcellona ospita l’Athletic con l’obiettivo primario di distanziare le dirette inseguitrici impegnate nel derby di Madrid. Vilanova in conferenza stampa ha provato a buttare acqua sul fuoco: “non considero il Real fuori dalla corsa al titolo neanche a -14 o -16“, ma sa benissimo che questa giornata può valere come una tappa di montagna per uno scalatore. Messi, a quota 82 nel 2012, proverà a ragginungere Müller in un colpo solo.
IL GRAN BALLO – L’appuntamento da non perdere è il derby Atletico-Real. I “colchoneros“, a secco nella stracittadina da quando c’è Mourinho (6 vittorie consecutive), non battono il Real dal 1999. Un’eternità. 15 sconfitte e 6 pareggi negli ultimi 13 anni non sono certo di buon auspicio, anche se a Madrid si respira un’aria diversa. Il secondo posto e il ruolo di antagonista del Barcellona hanno creato grandi aspettative, ma Simeone non si sente favorito: “abbiamo di fronte i campioni in carica e proveremo a fare una buona partita“. Il “Cholo” esalta Mourinho, “lo ammiro perchè è un vincente e lo ha dimostrato ovunque è stato. Mi piace“. Dall’altra parte Mou non ha certo vissuto una vigilia tranquilla. Secondo parte della stampa spagnola una sconfitta nel derby potrebbe addirittura costare la panchina al tecnico lusitano. Lo Special One si è buttato in quello che sa fare meglio, far dimenticare gli ultimi risultati, motivare i suoi e spostare l’attenzione su di lui: “scendo in campo alle 21.20, se vogliono fischiarmi sarò lì, ma dopo serve che stiano con la squadra” e aggiunge che “questa partita non deciderà niente“. Specialmente il suo futuro. E a proposito di futuro non risparmia i giornalisti, accusandoli di mentire quando si tratta del suo. Perfetta vigilia in stile Mourinho.
Dopo questo antipasto d’alta classifica domenica ci sarà la sfida tra le ultime della classe, Granada ed Espanyol, con i catalani che provano a rialzare la testa dopo il cambio di allenatore. Betis e Levante, in trasferta rispettivamente sul campo del Deportivo e del Celta cercano di dare continuità ai loro, ottimi fin qui, risultati. Chiuderà la giornata Sevilla-Valladolid lunedì alle 21:30.
Andrea Croce
