Moto Gp
Valentino Rossi contro Jorge Lorenzo, la Yamaha 2013 scalda i motori

ARAGON, 14 NOVEMBRE – Dopo due anni il duello in casa Yamaha viene riproposto a gerarchie invertite. Nello stesso box tornano a dover convivere un ridimensionato Rossi ed il nuovo campione del mondo Lorenzo. Per ora la sfida tra i due vede come sfondo le giornate di prove concesse ai team per mettere alla prova, in maniera realistica, le nuove moto in vista della prossima stagione.
Per il secondo giorno di test in terra spagnola la casa giapponese ha deciso di spostarsi dal circuito di Valencia a quello di Aragon. La scelta è stata dettata soprattutto dalle condizioni metereologiche, che comunque hanno disatteso le previsioni, concedendo soltanto pochi giri in pista ai piloti impegnati questa mattina. Per Valentino Rossi i 28 giri di Valencia rimangono solo un bel ricordo, essendo stato fermato dalla pioggia appena uscito dai box, potendo così percorrere soltanto un giro.
Di poco più duraturo il test effettuato da Jorge Lorenzo, nove giri percorsi per primo, intorno alle 11.45, quando la pioggia ancora permetteva di circolare con discreta efficacia. Dopo poco tempo, però, il maltempo ha costretto i piloti al rientro nei rispettivi box. I disagi causati dalla pioggia che è caduta per l’intera mattinata sono enormi, in quanto ormai i team dovranno attendere il mese di febbraio per portare a termine nuovamente dei test.
LE PRIME PAROLE DA COMPAGNI DI BOX – Dopo due anni Lorenzo è rimasto sempre nello stesso team, prendendo le redini dello sviluppo della M1 quando Rossi è passato in Ducati. Adesso il pilota pesarese, da figliol prodigo, è ritornato alla Yamaha, consapevole che il rientro lo vedrà ricoprire la seconda posizione nelle gerarchie della scuderia giapponese. I ruoli si sono ormai invertiti e gli attriti che c’erano tra i due si sono placati, ma guai a definirli amici. “Forse ci saranno meno tensioni rispetto a due o tre anni fa o forse saranno le stesse, del resto non si è qui per essere amici ma per competere e tirare fuori il massimo dalla tua moto. – analizza Rossi – Si cercherà di avere rispetto, cordialità e mantenere una buona atmosfera“.
Lorenzo è dello stesso avviso ma tende ad esaltare di più lo spirito del gruppo che quello individuale: “Una grande opportunità di imparare da un grande pilota come lui. Sicuramente ha qualità che io non ho e il ritorno di Rossi è un bene per la Yamaha. Saremo più forti di quest’anno“. Resterà irrisolto ancora per molti mesi l’interrogativo che attanaglia tutti gli appassionati di questo sport: scoprire quanto incideranno le motivazioni ritrovate dal pilota italiano in questi anni difficili in Ducati, e quanto potrà influenzare il senso di appagatezza che la vittoria del titolo può aver concesso al neo-campione spagnolo.
a cura di Gaetano Galotta
