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Inter, Cassano si confessa: tra boicottaggi, Nazionale e Milan

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MILANO, 2 OTTOBRE – E’ un Antonio Cassano , come sempre, a 360° quello ai microfoni di Pierluigi Pardo per Mediaset premium, nella trasmissione “Undici“. A suo agio dinnanzi al giornalista e amico in quanto autore del suo libro “Dico tutto”, il barese svela tutta la verità sul suo recente passato, la nazionale di Lippi e il futuro. E l’affetto ritrovato all’Inter.

CAPITOLO MILAN, E UN CONSIGLIERE D’ECCEZIONE: IBRA – Domenica c’è il derby, e non può non arrivare una riflessione sul recente passato rossonero e l’addio fra le polemiche: “Zlatan devo ringraziarlo in particolare, perché se non ci fosse stato lui a sponsorizzarmi non so quanto avrei giocato; non mi facevano sentire importante“. Dure e sincere le parole di Cassano su Allegri e società: ” Volevo giocare, o almeno che fossero chiari con me. So che i tifosi rossoneri mi fischieranno, ma io li ho sempre ringraziati per il sostegno durante i momenti negativi: purtroppo se ho litigato con loro è colpa di qualcuno“. Sul rapporto coi compagni afferma: “Con i miei ex compagni mi trovo bene, li sento spesso: sono in contatto con Ibrahimovic, Yepes e soprattutto Tassotti. Galliani no, di lui non parlo. Per quanto riguarda Pazzini, non penso a chi abbia fatto l’affare e chi no: lui è un amico e spero possa fare bene“.

LA NAZIONALE, I MONDIALI E LIPPI: IL BOICOTTAGGIO – Inevitabile tornare ai Mondiali in Sudafrica, saltati nonostante l’annata strepitosa con la Samp che contribuì a portare in Champions dopo vent’anni, e sui duri rapporti con Lippi: “Nel 2006 Lippi è stato onesto: mi ha chiamato per dirmi che non avrei fatto parte della spedizione in Germania. Nel 2010 invece mi sa che è stato qualche giocatore a spingere per non farmi andare ai Mondiali in Sudafrica“. Sul futuro, invece, nella Nazionale di Prandelli ci spera fortemente: “Ora sto bene, ma deciderà Prandelli se sarò all’altezza della maglia azzurra. Voglio andare in Brasile e giocare il Mondiale, è il mio sogno, per ora sono l’uomo dell’Europeo”.

LA STORIA D’AMORE PIU’ BELLA, CAPELLO E IL PENTIMENTO CON GARRONE – Il miglior momento e ricordo della sua carriera, indiscutibilmente. Così Cassano sulla Sampdoria: “Se potessi pagare per tornare indietro e non fare quello che ho fatto, non tratterei male Garrone, il presidente della Samp: mi voleva bene come un figlio, ora stiamo cercando di recuperare il rapporto. Anzi, mi piacerebbe chiudere la carriera in maglia blucerchiata“. Sul vecchio maestro, Fabio Capello, un altro mea culpa: “A Roma ho avuto il più grande allenatore della mia carriera: Fabio Capello. Ha fatto tanto per me e io poco per lui: non lo meritava, ma la stima che ci ha legato e ci lega tuttora è immensa“.

ORA L’INTER, E IL SECONDO FIGLIO: QUANTO AMORE – Antonio ritrova affetto e fiducia, e a lui questo è sempre bastato. Anzi, è la cosa necessaria per esprimersi ad alti livelli, sebbene conservi il rimpianto di non averli mai raggiunti appieno per quello che era il suo potenziale: “Non so se questo è il miglior Cassano di sempre, certo dal punto di vista realizzativo sì, anche se io ai gol preferisco gli assist. Alla Pinetina mi fanno sentire importante, da quello che conta di meno al Presidente“. Sulle possibilità dei nerazzurri, e analizzando il campionato dice: “La Serie A spero la vinca l’Inter: la Juve in questo momento non ha rivali e il Napoli è ormai una realtà consolidata, ma abbiamo le qualità per stare a ruota ad entrambe le squadre“. Chiusura su Lei, che gli ha cambiato la vita, Carolina: “Il matrimonio con mia moglie mi ha cambiato la vita, l’ha svoltata. Non so se accetterebbe il terzo Cassano in casa, ma io mi auguro lo stesso che sia maschio come il primo. Sul nome ancora nessuna decisione“.

Antonio Cassano, uno che divide ma che non può non mettere daccordo chi è innamorato della bellezza del calcio.

Orazio Rotunno

Giornalista pubblicista, coordinatore presso SportCafe24 da oltre due anni. Amo lo sport in ogni sua forma e disciplina, raccontandolo con la voce di chi spesso non ne ha una, con un unico valore trainante. La verità: nel più profondo dei suoi significati.

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