Calcio Estero
Liga, 6a giornata: Barcellona chiama, Madrid risponde
BARCELLONA, 1 OTTOBRE – Non si vive di solo Barça e Real. Le partite fin qui disputate della 6a giornata (manca all’appello Getafe – Maiorca, in programma questa sera) confermano lo stato di salute della Liga, che sul tema del dominio del Barcellona sta introducendo un’interessante variazione, con un’inedita e promettente abbondanza di pretendenti al ruolo di antagonista o, più probabilmente, di miglior attore non protagonista.
BARCELLONA ALL’ULTIMO RESPIRO – Nell’ultimo dei match disputati sabato i blaugrana avevano mostrato i muscoli rimontando dal 2-0 grazie ai gol di Fabregas (2 reti per lui) e Villa, contro un solido Siviglia rimasto in 10 uomini ma in vantaggio fino all’88’ grazie ai gol di Trochowski e Negredo. In Italia si dice che su vittorie del genere si costruiscono gli scudetti, in Spagna non si può che confermarlo, anche se il percorso è appena iniziato. La squadra di Vilanova si conferma a punteggio pieno e vola a 18 punti con il miglior attacco (17 gol fatti).
L’ATLETICO VA – Nel posticipo domenicale delle 21:30 un solido Atletico fa fronte all’ingombrante assenza di Radamel Falcao e batte un combattivo Espanyol grazie a un colpo di testa di Raul Garcia, confermandosi al secondo posto con 16 punti e mostrando l’interessante novità di una buona tenuta difensiva, con grande soddisfazione del suo condottiero Simeone. Nell’Espanyol il prospetto interista Longo si mette in luce per la volontà, ma le buone notizie finiscono qui: squadra agli antipodi rispetto ai cugini del Barça e ultimo posto per distacco.
REAL A VALANGA – Nel penultimo incontro previsto dallo spezzatino domenicale lo spirito di rivalsa delle merengues stritola il Deportivo, che paga a caro prezzo la provocazione del gol iniziale di Riki. Tripletta di Cristiano Ronaldo e reti di Pepe e Di Maria, per cancellare le statistiche di un attacco fin qui deludente in campionato. La classifica non sorride ma per il momento arresta le lacrime, il distacco dal Barça resta di 8 punti. Prossimo obiettivo: continuità di risultati.
NON SOLO CHAMPIONS – La continuità che il Real cerca non manca di certo, almeno per il momento, al Malaga. Le mille traversie societarie sembrano aver cementato un gruppo in cui spicca il talento di Isco, che conferma un’eccellente vena realizzativa timbrando il cartellino nel 4-0 sul Betis, squadra per la verità piuttosto rivedibile in fase difensiva. Le altre reti recano la firma di Joaquin, Saviola e Amaya. Dopo la roboante vittoria in Champions la squadra di Pellegrini prosegue l’inerzia di un inizio di stagione esaltante, e si attesta al terzo posto in classifica, a 4 punti dal Barcellona.
LE ALTRE – Ma la 6a giornata ha detto anche altro, nei suoi tanti appuntamenti sparsi tra sabato e domenica. L’Athletic Bilbao di Bielsa subisce un secco 2-0 nel derby basco contro la Real Sociedad. Entrambe le reti nella ripresa: Griezmann e Carlos Vela su rigore (provocato da Amorebieta che nell’occasione è stato espulso). I timidi progressi visti negli ultimi tempi tornano nel cassetto, così come il sempre più ai margini Llorente, non convocato. Real Sociedad a un punto dal Real Madrid, il che attualmente non è granché ma fa pur sempre effetto. Athletic in piena depressione a 5 punti, uno solo dalla zona retrocessione.
Il Valencia batte 2-0 il Real Saragozza con reti di Feghouli e Viera e si aggiudica il derby delle nobili decadute. Entrambe le squadre non escono dalla palude della centro-bassa classifica.
Il Granada di proprietà della famiglia Pozzo asciuga le sue polveri bagnate e grazie a un gol di Torje, lo scorso anno a Udine, batte 2-1 il Celta diretto concorrente per la salvezza e, coi suoi 5 punti, lo avvicina in classifica. Il Valladolid vince 6-1 il primo set contro il Rayo Vallecano, con doppiette di Oscar e Manucho, e sale a 9 punti scavalcando proprio il Rayo fermo a 7.
Infine l’Osasuna, che con un colpo di coda (è proprio il caso di dire) annichilisce il fin qui ostico Levante con un 4-0 che vuol dire terzultimo posto e tanto morale. Gol su rigore ed esultanza polemica per Timor.
Il tutto in attesa di assistere alle mosse del Maiorca, quarto in classifica e impegnato questa sera contro il Getafe penultimo, quindi fiducioso di raggiungere il Malaga al terzo posto.
Andrea Cioli