Faccia a Faccia
Soulé vs Yildiz, uniti dal futuro?
Quello tra Soulé e Yildiz è un faccia faccia che ha molti spunti di analisi. Forse, a dirla tutta, pure troppi

Roma-Juventus è una sfida che certo non ha bisogno di particolari presentazioni. Ma ecco che, nella giornata numero 31 di Serie A, questa partita assume molteplici significati, non solo di classifica. Interessanti tanti duelli a distanza, ma il faccia a faccia tra Yildiz e Soulé offre tantissimi spunti per tantissimi motivi. E non potrebbe essere altrimenti.
Un inizio diverso, ma non troppo
Classe 20005, nato da padre turco e madre tedesca, Yildiz muove i suoi primi passi nel Sallern e poi nello Jahn Ratisbona, squadre della sua città natale. La prima svolta per lui c’è però a soli sette anni, quando entra a fare parte delle giovanili del Bayern Monaco. La trafila nei bavaresi è lunga ben dieci anni e arriva anche il debutto in Youth League. Ma ecco che, nel 2022, si accasa, a parametro zero, alla Juventus. Il suo ambientamento passa dalla Primavera, a quell’epoca allenata da Montero. 37 presenze e 15 gol nella stagione 2022/2023: questo è il suo biglietto da visita. Un biglietto da visita con cui si guadagna il pass per la Next Gen, militante in Serie C. Le sue qualità non lasciano indifferenti Max Allegri, che in autunno, inizia pian piano ad aggregarlo in prima squadra.
Nato nel 2003, Soulé comincia la sua carriera nelle giovanili di Argentinos Juniors, del Club Atlético Kimberley e del Vélez Sarsfield, uno dei club dei suoi sogni. La prima svolta per lui avviene nel 2019, quando, in un torneo che si tiene ad Algarve, con l’Argentina Under 16, mette in mostra tutto il suo talento. Questo porta all’interesse di molti club europei, con la società sudamericana che prova a blindarlo, ma, visti i 16 anni, Matias non può firmare un contratto da professionista. Il fascino dell’Europa poi è troppo forte e, nonostante le forti critiche e un periodo da fuori rosa, nel 2020 c’è la chiamata della Juventus. Dopo un infortunio e lo stop per il Covid, il debutto in Primavera è a ottobre. I numeri sono subito ottimi, con cinque gol e cinque assist in 30 partite. Ed è per questo che, dall’anno successivo, inizia a far parte della Next Gen. Ma la storia è ancora molto lunga…
La differenza bianconera
Soulé, nella stagione 2022/23, entra in prima squadra, totalizzando 19 partite, esordendo in Europa e trovando il primo gol in massima serie. Insomma, l’argentino si ritaglia il suo spazio e sembra godere della fiducia di Allegri. Ed è per questo che stupisce un po’ la decisione di mandarlo in prestito al Frosinone. In Ciociaria, il classe 2003 cresce, matura e mette in mostra le sue qualità. Il suo inizio è di altissimo livello, con cinque gol nelle prime otto partite. Poi paga un po’ il rendimento tutt’altro che esaltante dei gialloblu, che retrocedono. 11 reti e tre assist sono comunque un buon bottino. Il resto è storia recente, con la Roma che investe circa 25 milioni, con lui che non vive un inizio facile, vista anche lo zoppicare giallorosso. La cura Ranieri però sta dando i suoi frutti, con titolarità e fiducia ritrovata. Sarà un nuovo inizio?
23 dicembre 2023: questo è un giorno importante per Yildiz. Infatti è in questa data che debutta da titolare in prima squadra e trova anche sua prima rete in massima serie, sul campo del Frosinone. E c’è anche un importante record: a 18 anni e 233 giorni diventa il più giovane marcatore straniero in campionato nella storia bianconera. La sua notte magica è però quella del 4 gennaio 2024, quando, nel successo per 6-1 sulla Salernitana negli ottavi di Coppa Italia, è il migliore in campo, propiziando un’autorete e segnando un gol a dir poco spettacolare. Il resto è storia recente, con una maglia numero dieci sulle spalle, il primo gol in Champions, la doppietta nel derby d’Italia e tanta qualità in un anno difficile. E ora l’arrivo di Tudor, con un ruolo da trequartista che pare esser cucito addosso a lui, potrebbe sancire la sua definitiva esplosione.
Chi è più forte?
Seconda punta rapida, brava nel giocare il verticale, in grado di usare ambo i piedi, pur essendo prevalentemente un destro, Yildiz ha sempre fatto di tecnica, visione di gioco e capacità balistiche le sue armi. Il classe 2005 è letale in zona gol, essendo in grado sia di fornire assist che di fare gol. L’essere mancino, con quell’abilità di accentrarsi per cercare il tiro è invece il marchio di fabbrica di Soulé. Tecnica, velocità e dribbling completano il profilo e aumentano i dubbi sul chi preferire. Forse il bianconero, oggi, è più in hype. Ma occhio….
