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Forti e di belle speranze: tre giovani che possono sbarcare in Serie A

Giovani, forti, di prospettiva presente e futura. I nuovi profili che i club di Serie A sognano son così, verdi per carta d’identità ma già formati su livelli molto alti. Talvolta sono sogni, talvolta opportunità concrete. In ogni caso, c’è da fare a sportellate con una concorrenza fitta e foltissima. Mettersi in fila, attendere il turno allo sportello e confezionare un’offerta che faccia saltare il banco. Ecco allora tre nomi giovani ma pronti che potrebbero, nella prossima sessione di mercato, ridare lustro al campionato italiano.
ULTIME DI MERCATO, TRE GIOVANI DI BELLE SPERANZE
Il Milan dovrà affrontare un esercito di pretendenti per Dominik Szoboszlai (30%). Centrocampista classe 2000, ha già bruciato ogni tappa possibile. Fa l’interno, il trequartista e l’esterno a sinistra, è ben formato fisicamente e ha una discreta visione di gioco. In quanto a numeri, 37 presenze stagionali tra campionato, già vinto, Champions League, Europa League e coppa nazionale. Bottino: 10 goal e 16 assist. Classe 2000, non è un attaccante: vale la pena ricordarlo. Su di lui c’è mezza Europa e anche il Napoli gli ha messo gli occhi addosso.
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È un attaccante, invece, Victor Osimhen (70%). Nato nel 1998, anche lui ha numeri da big. Al Lille ha raccolto l’eredità pesantissima di Pépé e Leao, l’ha fatto con stile. 18 goal e 6 assist in 35 presenze complessive. Costa tanto, ma il Napoli è in pressing alto, forte dei ricavi di almeno una cessione pesante. I contatti sarebbero frequenti e il profilo sembra ideale per gli azzurri. Gran fiuto del goal, abile nel gioco aereo e fisicamente dominante ma anche con i piedi non se la cava male. Il colpo per il presente e per il futuro, in casa Napoli, per sopperire all’addio di Milik e offrire un altro partner a Mertens.
QUATTRO SU TORRES
Si siederanno in pochissimi, invece, al tavolo per contendersi Ferran Torres (30%). Real Madrid e City sono due pretendenti d’elite, anche il Liverpool non scherza. A rappresentare l’Italia, per questo 2000 che ha incantato l’Europa, c’è la Juve. Iniziamo con i costi: la clausola rescissoria è di 100 milioni, ma sembra negoziabile. Le qualità però sono insindacabili: è un’ala destra e – sorpresa – non gioca a piedi invertiti. Sa però usare anche il sinistro e oltre al dinamismo abbina la capacità di svariare su tutto il fronte. A 19 anni ha già collezionato quasi 100 presenze con il Valencia e ha percorso l’intera trafila delle nazionali giovanili spagnole. Il Valencia gli rinnoverà il contratto, ma verosimilmente solo per piazzarlo meglio al miglior offerente.
Vittorio Perrone
