Champions League
Inter a galla

Una notte da Inter, una notte da Champions. Una notte che rispecchia totalmente il trend di questa stagione, sempre più Pazza, come nel dna della beneamata. L’Inter agguanta il Barcellona quando meno te l’aspetti, perché nel momento in cui Malcom metteva in rete la sfera, a sette minuti dal novantesimo, alzi la mano chi non ritenesse conclusa la partita, dopo una strenua difesa della porta di Handanovic e compagni.
E invece no, come spesso avvenuto nel corso di questa prima parte di stagione, l’Inter rimonta e porta a casa un punto che potrebbe suonare come decisivo, nell’ottica di una qualificazione agli ottavi di finale apparentemente complicatissima, quando Nyon ha emesso le sue sentenze durante i sorteggi. Nemmeno la vittoria allo scadere del Tottenham in casa contro il Psv lenisce la gioia per il pari di Icardi: una rete giunta negli ultimi minuto del big match che riporta a meno 3 gli Spurs, ora costretti a battere nella magica cornice di Wembley i nerazzurri.
Potrebbe non bastare, sebbene la differenza reti negli scontri diretti porrebbe i londinesi davanti agli uomini di Spalletti, perché sarà necessario per Kane e compagni riuscire a far risultato pieno col Barcellona, al Camp Nou. In realtà sarebbe sufficiente replicare il risultato dell’Inter nell’ultima di San Siro col Psv, partita che i nerazzurri devono e possono tranquillamente far propria.
Un’Inter che sofferto, ha sofferto terribilmente, soprattutto a inizio primo tempo e nella parte centrale del secondo. A tenerla a galla Handanovic con numerose parate, nessun miracolo ma una sicurezza conferita a tutto il reparto, ma soprattutto lui, Skriniar. Ogni intervento, un autentico boato degli 80 mila, come fosse un gol: due uomini capace di tenere in piedi una barca che sembrava potesse affondare da un momento all’altro ma non lo ha fatto, nemmeno quando Malcom sembrava avesse posto fine al sogno di un’impresa sfiorata.
Proprio in quel momento l’Inter ha tenuto fede al suo dna, a quello di questa stagione in particolare. Da quella sera in cui tutto è mutato, con la rimonta contro il Tottenham: da lì il successo ancora in rimonta col Psv, le sette vittorie consecutive in campionato, la vittoria all’ultimo respiro nel derby e in quel di Genova contro la Sampdoria. Insomma, una squadra capace di mostrare molteplici volti, soprattutto grazie all’uomo al comando: Luciano Spalletti.
L’inversione di mentalità rispetto agli anni scorsi è evidente, tutti rendono, chiunque entra offre il proprio contributo, ogni tre giorni la squadra appare pronta mentalmente e fisicamente, nulla è lasciato al caso e l’applicazione è massima. Tutto ciò, mentre alcuni degli uomini chiave ancora non sembrano al top, come Perisic e Nainggolan. I margini di crescita non mancano, magari provenienti anche dal prossimo mercato di gennaio.
Quando il Presidente Zhang e Suning in persona si libereranno da buona parte dei paletti legati al Fair Play Finanziario, investendo come è nelle loro possibilità. Farlo con in tasca il pass per gli ottavi di Champions sarebbe una grossa e ricca motivazione in più per rendere l’Inter ancor più competitiva.
