Football
Fiorentina-Milan, Paulo Sousa mata Mihajlovic
Fiorentina-Milan, un 2-0 con tanti rimpianti rossoneri e tante gioie viola. Alonso con uno splendido calcio piazzato al sapore di rimpianto del Diavolo e il rigore di Ilicic, beffardo come pochi. Cena indigesta per Sinisa Mihajlovic alla prima in A sulla panchina del Milan. Sousa può sorridere: la Fiorentina c’è. Il Diavolo rimane all’inferno. Il Paradiso è molto lontano.
Due aspetti sono venuti fuori dal match di ieri sera. Considerando la prima in campionato, il rosso a Ely, che ha condizionato il match, e la non identità del Milan. Squadra senza cuore, nè anima. E il bel gioco della viola. Ma siamo all’inizio. Il tempo è alleato del Milan. La condizione, la fiducia e soprattutto il gioco no. Con l’Empoli servirà una grande prova per scacciare i fantasmi di due stagioni vissute nell’oscurità. I singoli? Tutti male. Si salva solo Diego Lopez, ultimo dei mohicani. Bravo a salvare due gol fatti. Unica certezza del nuovo, vecchio, Milan di Mihajlovic.
VIOLA DI GIOIA- La faccia sorridente della medaglia è il Franchi: i beniamini dei tifosi viola hanno lottato su ogni pallone, dimostrandosi forti e pronti a dare battaglia per il grande sogno Champions. L’allenatore ex Basilea ha dimostrato con i fatti la sua bravura. Una Fiorentina apparsa quadrata, forte dietro e abile a colpire nei momenti giusti. Bernardeschi è già un leader. Borja torna fenomeno. Gonzalo un muro. Bene anche i nuovi.
Certo, siamo solo all’inizio e ogni giudizio potrà essere cambiato. Ma i dati del Franchi danno già una mezza sentenza: il Milan non c’è, la Fiorenrina si.