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Ibrahimovic, Achille per gli amici: un eroe per (ri)lanciare il Milan
Pubblicato
8 anni fa|
Editor
Francesco Ricciardi
Zlatan Ibrahimovic, un nome, una leggenda. Quando parli del fenomeno svedese guai ad usare parole sibilline, poco chiare. Il campo ha sempre parlato, così come i piedi del nativo di Malmo. Terrificante. “Quello che facciamo sulla terra, riecheggia nell’eternità”. Il personaggio non ha bisogno di presentazioni, calcisticamente non si discute. Ma Zlatan è Zlatan: quanto basta per essere grandi, quanto basta per vincere. Un Diavolo vorrebbe il ritorno del fenomeno, dopo tanti anni Ibra potrebbe tornare in Italia, nella squadra che lo ha amato più di ogni altra cosa. Proprio così: il Milan prese Zlatan dal Barcellona, nel lontano 2010. Era una calda giornata di Agosto, e il Condor, Adriano Galliani, era riuscito nell’ennesimo colpaccio. Ma questa è un’altra storia.
IL SOGNO – Estate 2015: il Milan sogna il grande ritorno, dopo due stagioni travagliate, all’ombra della gloria perduta. E chi meglio di Ibra potrebbe rilanciare il vecchio cuore del Diavolo? Nessuno. Probabilmente. Gli scettici lasciano il tempo che trovano. Zlatan in Italia domina e un suo ritorno significherebbe moltissimo per tutto il calcio italiano. Un giocatore, le cui gesta potrebbero essere narrate da Omero in persona, come per il buon Achille. Si, il pelide dell’Iliade, il guerriero acheo più forte, ma con un punto debole. L’amore: il sentimento che accomuna i mortali e Ibra, per lo stesso amore, potrebbe presto tornare a Milano, dal suo vecchio Diavolo, dopo un addio fatto di lacrime e rimpianti.
IL RITORNO DELL’EROE – Era l’estate del 2012 quando a Milano si decise di lasciar partire Ibra, e non solo. Con lui andò via uno degli ultimi eroi della recente storia rossonera, Thiago Silva. Un giorno drammatico, che segnò la fine del grande Milan. Adesso la storia si ripete, magari al contrario: tornerà al Milan? Può darsi. Per amore di una squadra si arriva a tutto, anche se ti chiami Zlatan e il tuo curriculum incute paura a chiunque lo legga. Anche se il destino non vuole. Anche se tornare nell’unica squadra che hai amato e che ti ha amato incondizionatamente, nonostante il passato, potrebbe significare rimettersi in gioco. Ancora una volta. L’ennesima. Ma gli eroi sono nati per scrivere la storia. E Zlatan lo sa. Perfettamente.
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