Basket
Stars and Barns: i Top&Flop della settimana Nba

Mancano una decina di partite, per alcuni pure formalità, per altri le gare della vita, poi sarà tempo di post-season: i playoff sono lì a bollire, ma prima bisogna papparsi questo finale di stagione regolare e i giocatori Nba stanno dimostrando di avere più appetito che mai!
TOP & FLOP PLAYERS – Prima di ogni cosa un pensiero per Nash: il 2 volte MVP si è ritirato qualche giorno fa a causa dei numerosissimi infortuni che da lungo tempo lo affliggono e poco importa se i maligni gli imputeranno per tutta la vita di non essere stato in grado di vincere un anello perchè il play canadese ha portato a casa la vittoria più grande, ovverosia la dimostrazione che anche i normodotati possono non solo giocare ma anche fare la differenza in una lega di superuomini; noi appassionati però ce lo vogliamo ricordare in una di quelle sue zingarate sulla linea di fondo, col triciclo sui cavi dell’alta tensione, contro tutto e tutti, per alzare sempre di più il coefficiente di difficoltà con un assist o un canestro impossibile. Thank you Steve! Tornando al parquet, impossibile non parlare dei due giocatori migliori degli ultimi 7 giorni, Chris Paul e Dwayne Wade: il primo ha viaggiato a 26 punti e 11 assist di media, rimettendo in carreggiata i non sempre convincenti Clippers, intenzionati ad acciuffare i calanti Trail Blazers ma anche preoccupati dalla risalita degli Spurs; il secondo, dato per morto da molti, è rinato per l’ennesima volta con l’obiettivo di trascinare Miami fino ai playoff e per far ciò è riuscito a mettere insieme una settimana da 25+4+2, non malissimo per un trentatreenne. Tempi bui invece per Kevin Durant, fermo ai box per il solito problema al piede che lo terrà lontano “a tempo indeterminato”, una terminologia che, a giudicare dal muso mostrato da Sam Presti al momento dell’annuncio, significa “Parecchio”, con la “p” maiuscola. Infine un pacato giudizio per la genialata di Marcus Smart che nella partita contro Duncan & Co. ha ritenuto opportuno mollare un papagno negli zebedei al povero Matt Bonner: CRETINO! cit. De Marinis…
TOP & FLOP TEAMS – I Warrios sono ancora al comando nella sempre più competitiva Western Conference, merito di una striscia positiva da 6 vittorie, di Steve Kerr, della magia della Baia e, staccatissimo, di quell’alieno con la faccia da bambino chiamato Wardell Stephen Curry II. Momento d’oro anche per i Cavs di Lebron, issatisi al secondo posto ad Est e sempre più convincenti, nonostante i mal di pancia di Love e le bischerate di Dellavedova. Butta male in Wisconsin, dove i Bucks sono in caduta libera e potrebbero addirittura giocarsi l’accesso alla post season, serviranno qualche miracolo di Giannis e l’esperienza di Kidd per rimettere in sesto questi cervi, vicini come non mai all’autostrada. Chiudiamo con Dallas che è stata per metà stagione perfetta e per l’altra metà “un po’ meno” perfetta: forse che ci sia lo zampino di quel monello con la vocina stridula di nome Rajon Rondo…?
Jacopo Bertone (@JackSpartan92)
