Arte&Cultura
I giovani napoletani e la speranza
Sabato 21 Marzo 2015 per la città di Napoli è stato un giorno importante, sono stati travolti dalla venuta di Papa Francesco e dalle sue belle parole.
APRIRSI CON FIDUCIA AL MONDO – Rivolgendosi all’immensa folla afferma: “Oggi comincia la primavera, e porta speranza, tempo di speranza. Oggi a Napoli è tempo di riscatto. Questo è il mio augurio per una città che ha in sè tante potenzialità spirituali, culturali e umane e, soprattutto, tanta capacità di amare. Le autorità, le istituzioni, le varie realtà sociali e i cittadini insieme possono costruire un futuro migliore, il futuro di Napoli non è un ripiegarsi rassegnata su se stessa, ma il futuro di Napoli è aprirsi con fiducia al mondo, fare largo alla speranza. Questa città può trovare nella misericordia di Gesù la forza per andare avanti con speranza”. Conclude con un simpatico saluto «Ca ‘a Maronna v’accumpagne!».
LA SPERANZA – Il suo, principalmente, è un messaggio di speranza e lo rivolge ai giovani napoletani, invitandoli a non mollare mai, a non abbandonarsi, scoraggiarsi, a non cedere alle lusinghe dei facili guadagni, riuscendo a dare un segnale positivo a questa città e mollare tutti coloro che con attività di corruzione e delinquenza vogliono a tutti i costi sfigurare il volto di Napoli e dei cuori di chi ci vive.
FRAGILITA’ – Ci ritroviamo oggi in una società con giovani troppo fragili emotivamente, si lasciano fuorviare da tutto un mondo, che non ha nulla di concreto da offrire se si ha la volontà di restare fermi. Tutti gli esseri umani avrebbero bisogno di un po’ di folle coraggio, per affrontare questa vita con le sue mille sfaccettature. Emily Dickinson disse: “La speranza è qualcosa con le ali, che dimora nell’anima e canta la melodia senza parole, e non si ferma mai.”