Europa League
Europa League, il ritorno degli ottavi: sorpresa Club Brugge, Dinamo Kiev straripante
L’Europa League conclude il tabellone degli ottavi ed entra nel vivo. Le cinque italiane arrivate fin qui diventano due: oltre alla Roma, eliminata malamente nel derby fratricida con la Fiorentina, Inter e Torino non riescono nella difficile impresa di ribaltare le batoste dell’andata. Napoli e Fiorentina possono giocarsi comunque le proprie carte: alcuni risultati a sorpresa potrebbero sorridere per il sorteggio dei quarti. Il Siviglia, che ha sconfitto il Villareal pure nel derby di ritorno, è il pericolo numero uno insieme al Wolfsburg carnefice dei nerazzurri, mentre Zenit ma soprattutto Club Brugge e Dinamo Kiev, che hanno estromesso contro pronostico Besiktas ed Everton, sembrano avversarie abbordabili ma, ovviamente, da non sottovalutare. Il match dell’Amsterdam Arena tra Ajax e Dnipro si è deciso soltanto ai supplementari: vediamo nel dettaglio partita per partita.
DINAMO KIEV – EVERTON 5-2 – Gara a senso unico quella dell’Olimpico di Kiev, con i padroni di casa costretti a vincere per passare ai quarti. E Yarmolenko fa capire agli inglesi che sarà difficile difendere il labile vantaggio dell’andata: al 21′ uno splendido sinistro s’infila sotto la traversa, ma Lukaku alla mezz’ora ristabilisce la parità. L’Everton però sparisce dal campo e lascia spazio allo show ucraino: tra il 35′ e il 37′ un terribile uno due firmato da Teodorczyk e dall’ex genoano Veloso piega le gambe degli uomini di Martinez. Nella ripresa il veterano Gusev (in gol come all’andata) e il portoghese Antunes, con un passato alla Roma, mettono fine al discorso qualificazione: il gol di Jagielka all’82 serve soltanto alle statistiche. Dinamo ai quarti con l’obiettivo di eguagliare almeno la semifinale raggiunta nel 2009.
BESIKTAS – CLUB BRUGGE 1-3 – Il risultato a sorpresa arriva da Istanbul, dove i belgi bissano la vittoria di una settimana fa ed eliminano una mina vagante del torneo. I turchi, che ai sedicesimi avevano eliminato il Liverpool, si giocano il tutto per tutto a domicilio e, come all’andata, passano in vantaggio al 48′ grazie ad una splendida sventola dalla distanza di Ramon. E’ una gioia effimera soffocata da De Sutter, che dieci minuti dopo silura in velocità la retroguardia turca e sigla la rete del pareggio. L’impresa si concretizza nella parte finale di gara, con il Besiktas alla ricerca almeno dei supplementari: la firma è tutta di Mbombo, che all’80 scatta sul filo di gioco ed insacca dopo aver scavalcato elegantemente il portiere, mentre proprio allo scadere sfrutta ancora una volta la lentezza della difesa avversaria e infila la sua seconda rete personale. Belgi imprevedibili, dove potranno arrivare?
SIVIGLIA – VILLAREAL 2-1 – Come da pronostico, e forte del netto successo esterno, il Siviglia centra agevolmente i quarti: anche se in un derby mai nulla è dato per scontato. E’ partita viva in Andalusia, ma il primo gol arriva soltanto al 69′ per merito di Iborra, bravo ad accogliere un lancio di Bacca ed infilare in rete. Dopo pochi minuti Giovanni Dos Santos tenta di ridare un interesse alla gara trasformando magistralmente una punizione dal limite. A chiudere, qualora ce ne fosse stato di bisogno, la qualificazione con tanto di vittoria ci pensa un’inzuccata di Suarez su cross di Tremoulinas. I campioni in carica sono ai quarti, pericolo numero uno per tutte le pretendenti.
AJAX – DNIPRO 2-1 (d.t.s.) – La sfida più equilibrata dell’intero tabellone è quella di Amsterdam, dove ci sono voluti oltre 210 minuti per stabilire la qualificazione tra i lancieri e gli ucraini. Il Dnipro arriva in Olanda con l’esiguo vantaggio dell’andata, ma l’Ajax proveniente dai gironi Champions non può fallire l’approdo ai quarti della seconda competizione europea. Al 60′ Bazoer sblocca la gara e infiamma l’Arena, sfruttando un errore difensivo e infilando freddamente in rete la marcatura della perfetta parità. Il punteggio di 1-0 permane fino al ’90 e da accesso ai supplementari: troppo rischioso affidare ai rigori il proprio destino, nell’extra time è gara vera. La svolta arriva al 97′ grazie a Konopljanka, già protagonista nel match d’andata: il sul destro a giro dal limite è inarrivabile per Cilessen, e per i lancieri diventa a dir poco problematico siglare due gol in poco tempo. L’impresa riesce a metà: van der Hoorn al 117′ ribadisce in rete di testa sfruttando un’uscita a vuoto di Boyko, ma al fischio finale la gloria è tutta del Dnipro, che supera un avversario molto più blasonato e non vuole porsi limiti, sperando magari in un urna di Nyon abbordabile.
Manlio Mattaccini