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Ciclismo

Caso Pantani, ennesimo colpo di scena

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Marco Pantani, deceduto dieci anni fa

Sta assumendo sempre più i contorni di un mistero l’inchiesta sulla morte di Marco Pantani. Dopo la testimonianza rimasta inascoltata, l’orologio rotto ed il Giro truccato, ora è la mollica di pane a costringere gli inquirenti a rivedere pesantemente le loro conclusioni. Sì, avete letto bene, proprio una mollica di pane rischia di riscrivere in maniera decisiva tutta la vicenda.

PANE E COCAINA- E’ Sportmediaset a riportare la testimonianza che vi stiamo per raccontare. Secondo quanto raccolto dall’avvocato della famiglia Pantani, Antonio De Rensis, i due infermieri che esaminarono, per circa 40 minuti, il corpo del Pirata, non trovarono alcuna mollica di pane. Il fatto sembra irrilevante, ma in realtà non è così. Quella mollica conteneva infatti della cocaina, e, secondo gli inquirenti, sarebbe stata rigurgitata da Pantani. Una tesi, tuttavia, in contrasto con la perizia del professor Avato, il quale, fin dall’inizio, negava la possibilità che quella pallina di pane e cocaina fosse uscita dalla bocca della vittima.

INDAGINI APPROSSIMATIVE?- Stanno diventando davvero troppi gli elementi inquietanti in questa vicenda. A ciò si aggiunga che, come nel caso del vicino di casa, anche gli infermieri non sono stati ascoltati dagli inquirenti, e la loro testimonianza è stata raccolta grazie all’impegno del legale della famiglia. Dunque, ancora una volta, viene messo in dubbio il lavoro degli investigatori della prima indagine, i quali, a quanto pare, hanno peccato di superficialità, chiudendo con eccessiva fretta un’inchiesta che ha ancora parecchie cose da raccontare.

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