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ATP Finals 2014: la legge del 6-1 6-1, dominio di Wawrinka e Djokovic
Atp Finals 2014 e non accorgersene: ci sono voluti rispettivamente cinquantotto e cinquantasei minuti per chiudere 2 match di tennis. Partite di allenamento? No, è la seconda giornata delle Atp Finals 2014. A Londra è andato in scena un vero e proprio massacro sportivo. Stanislas Wawrinka e Novak Djokovic non hanno lasciato scampo a Tomas Berdych e Marin Cilic asfaltando entrambi i colleghi con un doppio 6-1 (doppio risultato mai visto in una giornata del Master di fine anno).
WAWRINKA – BERDYCH
Se c’erano dei dubbi sulle condizioni e sull’approccio di Stan Wawrinka in queste Atp Finals 2014, sono bastati 58 minuti per poter affermare che il numero 2 svizzero è a Londra non certo per fare la comparsa. Ad una settimana dall’attesissima finale di Coppa Davis, il numero 4 del mondo ha meravigliato per solidità alla battuta e da fondo spiazzando Berdych, mai realmente entrato in gara. “Sto bene, non ho problemi fisici, è stata la partita peggiore della stagione e mi dispiace aver giocato così” ribadisce il numero 1 ceco. Si prospettava un match equilibrato, ed invece per il numero 7 del ranking Atp è stata una debacle assoluta. 6-1, 6-1 cedendo 5 turni di servizio e senza mai conquistare una palla break, il ceco era in balia dell’avversario. Merito di Wawrinka ma anche dei numeri negativi di Berdych: 56% di prime in campo con il solo 60% di realizzazioni (a differenza del 95% di Wawrinka), se osserviamo i dati della seconda di servizio la situazione peggiora raggiungendo il 44% di realizzazioni (contro il 64% dello svizzero). Un inizio incoraggiante per la svizzera tennistica, dopo Federer: ottimo segnale in chiave Coppa Davis.
DJOKOVIC – CILIC
Punteggio analogo nell’incontro serale delle Atp Finals 2014: Novak Djokovic strapazza con un netto 6-1, 6-1 l’esordiente Marin Cilic. I motivi di un punteggio tanto severo sono spiegati dai precedenti che dicevano 10-0 per il serbo (oggi sono 11 vittorie di fila), l’inattività di Cilic nelle ultime 3 settimane e dunque la conseguente perdita del ritmo-partita, senza dimenticare che Djokovic è il favorito per il titolo finale. Il tennista croato, a differenza di Berdych, ci ha provato, mettendo in difficoltà Nole nel secondo game del primo set costringendolo ai vantaggi. I turni di servizio scivolano via veloci e il primo set finisce in 28 minuti e Cilic si trova dietro anche nel secondo parziale per 2-0. La reazione d’orgoglio arriva repentina dopo qualche sbavatura di Djokovic (è umano anche lui), ci sono i presupposti per fare gara pari, ma Novak placa l’entusiasmo della folla e dell’avversario infilando 4 giochi consecutivi (con 2 turni di battuta tenuti a zero). Anche qui le percentuali alla battuta vedono Cilic servire con il 54% di prime e realizzare con il 52% (contro il 62% e 78% del serbo), il numero 9 del mondo era molto preoccupato dalla temibile risposta del miglior ribattitore del circuito per servire al meglio, Marin era contratto e certo non è stato protagonista di un match memorabile: rimandato. Nole manda un segnale forte e di carattere agli altri contendenti alle ATP Finals 2014, Federer & co. sono avvisati,