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Branca non mente: ” Faremo scelte dolorose”. I tifosi dell’Inter pronti al peggio

MILANO, 22 GIUGNO – Ebbene si, è crisi per tutti: per operai, disoccupati e petrolieri. Prendete un italiano medio nel 2012, stipendio misero, malato di calcio, torna a casa lasciandosi avvolgere dal divano e telecomando alla mano accende quella passione che per 90 minuti lo libera da ogni angoscia e preoccupazione: si illumina lo schermo e appare il faccione di un dirigente importante, della tua squadra peraltro. Lo riconosci, forse sta per annunciare un grande colpo, pendi dalle sue labbra, la giornata forse si aggiusta e senti: “ faremo scelte dolorose “. Ma come, i bei tempi in cui buttavamo 27 mln di euro per quel “bidone” di Quaresma? Ora non se ne trovano la metà per riportare a casa il ” figliol prodigo” Destro? Siamo costretti a dare via Pazzini, Maicon, Lucio e forse anche J.Cesar? Meglio spegnere la tv, e darsi alla lettura. Quella, almeno, non costa nulla.
BRANCA APRE AL DISCOUNT – La delusione dei tifosi passa quasi in secondo piano rispetto alla presa di coscienza, forse un pò tardiva, dei massimi dirigenti delle più importanti società di calcio. Fosse arrivata prima, probabilmente si sarebbero evitati un mare di sprechi e sperperi, e avrebbero avuto qualche euro in più da spendere oggi. E invece niente, la mania di spendere ieri comporta l’esigenza di vendere oggi e forse, dopo, di comprare. “Dobbiamo fare delle scelte dolorose, che possono pesare dal punto di vista economico e portare frutti nel giro di qualche stagione. Purtroppo certi costi sono diventati insostenibili“, sostiene il Ds neroazzurro Marco Branca a ” Tele Radio Stereo “, e racconta una delle motivazioni principali di questa crisi che avvolge anche il mondo del calcio, soprattutto quello italiano: ” l’Italia ha perso dei treni importanti, quelli per esempio degli impianti di proprietà. Ora facciamo i conti coi soldi. Una società italiana, Juventus a parte, come patrimonio ha soltanto i calciatori, il che è aleatorio perché varia a seconda dei risultati sportivi“. Ridurre il tutto alla questione stadi sembra però nascondere più di qualche errore del passato, come il sopra citato Quaresma, quando si spendeva e poi si pensava al bilancio, oggi si pagano care le conseguenze di scelte tanto avventate. Certo è, come ribadisce Branca ” in confronto alle più grandi società d’Europa come le spagnole, il City, lo United e il Chelsea, abbiamo gli stessi costi ma di fatto la metà dei ricavi “, ci si aspetta dunque un mercato lungo, paziente ed economico, che possa portare risultati non tanto nell’immediato quanto nel giro di 2-3 stagioni. Ripartendo da chi?
CESSIONI NOBILI PER ACQUISTI BORGHESI – Julio Cesar, Maicon, Ranocchia, Lucio…: no, non è la probabile formazione dell’Inter versione 2012/2013, ma quella che potrebbe distribuirsi in giro per l’Italia ed il resto del mondo dalla prossima stagione. Con un Pazzini in più, se arrivasse Destro, e questo forse sarebbe il male minore. E per fortuna che c’è Strama ed il suo appeal che ha stregato Sneijder, altrimenti anche il n.10 olandese sarebbe stato il primo a prendere la valigia in mano, sempre che le inglesi non tornino a bussare con un bel gruzzoletto. Un tempo ( 3 anni fa ), andava via Ibra e arrivava Eto’0, oggi parte Maicon e speri in Jonhatan e Faraoni. E’ la triste realtà interista e mondiale, eccezion fatta per 5 o 6 club. Le voci in queste ore si rincorrono riguardo un forte interesse del Torino per Ranocchia e Pazzini, ma nulla più di un prestito al quale i neroazzurri dovrebbero contribuire pagando parte dell’ingaggio, da escludere. Lucas chiamarlo sogno è un eufemismo, Lavezzi è già a Disney Land, Giovinco è tornato con la ex e Destro sul trono aspetta di essere scelto da chi offre di più, difficile che sia l’Inter. La sola buona notizia di questi giorni è il riscatto completo del cartellino di Longo, promettentissimo centravanti della Primavera, fino a due giorni fa a metà col Genoa, al quale è stata lasciata l’altra parte di Kucka, ora al 100% rossoblu. Per Silvestre si attende la cessione di Lucio, mercoledi atteso ad Istanbul, sponda Fenerbache, De Jong ha detto di voler rimanere al City, e si potrebbe optare per il più economico Mudingay. L’unico serio investimento che Moratti in questo momento sarebbe intenzionato a fare riguarda il portiere, e l’acquisto di Handanovic in caso di addio a J.Cesar. – “Capisco che sia difficile per i tifosi metabolizzare queste nuove dinamiche, ma va fatto” – dice Branca: e così sia.
Orazio Rotunno
