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Mondiali 2014: le stelle di Corea, Costa Rica, Honduras e Iran. Possibili rivelazioni?

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C’è sempre una Nazionale inattesa che sorprende il mondo mettendo in mostra le sue stelle, in ogni Mondiale. Memorabile la partecipazione del Camerun di Roger Milla a Italia ’90, o il cammino fino alla semifinale della Turchia nel 2002.  In Brasile potrebbe essere il caso delle stelle della Corea del Sud, sempre presente da Messico ’86 e squadra rivelazione – 4° posto – nei mondiali di casa del 2002, dettaglio che l’Italia conosce molto bene. Oppure sarà il Mondiale di Costa Rica e Honduras, qualificate rispettivamente come seconda e terza davanti al ben più celebrato Messico? O magari sarà l’anno dell’Iran, mai qualificata oltre il primo turno, ma sempre uscita a testa alta?

Son Heung-Min, tra le stelle più interessanti della Corea del Sud

Son Heung-Min, tra le stelle più interessanti della Corea del Sud

DALL’ASIA CON FURORE – Son Heung-Min e Park Chu-Young sono le stelle indiscusse della Nazionale coreana, che raccoglieranno l’eredità lasciata dal campionissimo di casa, l’ex Manchester United Park Ji-Sung, al quale nella sua città natale, Suwon, è stato dato addirittura il nome ad una strada: la Park Ji-Sung Road. Il successo delle Tigri asiatiche passerà dalle accellerazioni di Park Chu-Young, di proprietà dell’Arsenal ceduto in prestito al Watford dove non ha trovato molta fortuna e, dopo solo due presenze con la maglia degli Hornets, non è stato riscattato, svincolandosi definitivamente. Potrebbe essere per lui una vetrina fondamentale per iniziare una nuova avventura. Il diamante più prezioso della Nazionale coreana sarà però Son Heung-Min, classe ’92, considerato da molti esperti come il più promettente talento del calcio asiatico e autore quest’anno con il Bayer Leverkusen di 10 gol in Bundesliga. Ci sarà lui tra le stelle rivelazioni di questo Mondiale?

VAMOS TICOS – La Costa Rica sarà avversario diretto dell’Italia il 20 Giugno a Recife, nel secondo match del gruppo D. Da tutti designata come vittima sacrificale di un gironcino che vede anche Inghilterra e Uruguay, con stelle del calibro di Rooney, Suarez e Cavani, la Tricolor cercherà di dare fastidio alle grandi con la classica – pericolosissima – mentalità di chi non ha niente da perdere. Occhi puntati sul reparto offensivo dove spiccano i nomi di Bryan Ruiz del PSV Eindhoven e del giovanissimo talento dei Gunners Joel Campbell che in prestito all’Olympiakos quest’anno ha segnando 10 gol in 38 gare di campionato, più un goal in Champions League contro il Manchester United. Rapidità, accellerazione palla al piede e tecnica purissima fanno della giovane stella costaricana, classe ’92, un pericolo da non sottovalutare tra le possibili nuove stelle emergenti.

L’HONDURAS CI RIPROVA – Dopo l’eliminazione al Primo Turno nel Mondiale sudafricano, senza nemmeno riuscire a segnare un gol, la Bicolor tenta nuovamente l’impresa, a distanza di quattro anni. Seppur in casa honduregna nessuno abbia la reale convinzione di poter vincere la competizione, c’è sicuramente la grande volontà di sorprendere, iniziando con il superare il Gruppo E con Svizzera, Ecuador e Francia. L’Honduras ci proverà con le sue stelle: i muscoli di Wilson Palacios, centrocampista dello Stoke City; grande esperienza e solidità fanno dell’ex mediano del Tottenham il vero e proprio leader della squadra. La grande sorpresa della Bicolor potrebbe essere Andy Najar, 21enne campione del Belgio con l’Anderlecht, è un esterno ambidestro dotato di grande visione di gioco, in grado di essere eletto miglior giovane della MLS – militava nei DC United – all’età di 17 anni. Sicuramente il Mondiale rappresenterà un’ottima vetrina per entrare nella casta delle grandi stelle emergenti.

LA REGINA DI PERSIA – L’Iran vuole stupire il Mondo. Gli eredi di una terra ricca di grandi dinastie raggiungono i Mondiali brasiliani dopo il primato nel rispettivo girone di qualificazione asiatico. Sarà la quarta partecipazione per la Nazionale allenata da Carlos Queiroz, determinata a fare meglio delle precedenti che non l’hanno mai vista superare il primo turno, nonostante le grandi prestazioni di Ali Daei, vero simolo tra le stelle della storia del calcio iraniano. Toccherà al centrocampista 31enne Nekounam tenere alto l’onore del Tim Mellì, di cui è il capitano. Grande esperienza e carisma sono le armi in più dell’ex Osasuna. Tra le stelle più luminose c’è Ashkan Dejagah, attaccante del Fulham, campione nel 2009 in Bundesliga con il Wolsfsburg. Proprio in Germania infatti Dejagah ha mosso i suoi primi passi da calciatore, facendo parte anche di tutta la trafila delle nazionali giovanili con la maglia tedesca. Nel 2012 la scelta di far parte della Nazionale iraniana, essendo nato a Teheran. Non più giovanissimo – classe 1986 – Dejagah potrebbe avere nel Mondiale in Brasile la sua ultima grande possibilità per mettersi in mostra, anche per poter lasciare il Fulham con il quale è appena retrocesso dalla Premier League.

Jacopo Rosin
(Twitter: @JacopoRosin)
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