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Ciclismo

Nairo Quintana ha vinto il Giro d’Italia. Mezgec trionfa a Trieste

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Nairo Quintana, talento della Movistar

Nairo Quintana ha vinto la 97esima edizione del Giro d’Italia. Lo scalatore colombiano, classe ’90, ha anticipato nella classifica finale il connazionale Rigoberto Uran e l’italiano Fabio Aru. L’ultima delle ventuno tappe è stata vinta dallo sloveno Luka Mezgec (Giant-Shimano), vincente nello sprint di Trieste sull’eterno secondo Nizzolo e lo statunitense Farrar. Solo quarto Bouhanni, vincitore della maglia rossa.

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LA PASSERELLA DI TRIESTE – L’ultima frazione, snodatasi da Gemona del Friuli a Trieste, ha assunto da subito le caratteristiche di buona parte delle ultime tappe di un grande Giro: baci, abbracci, foto a volontà ed una meritata passerella per i ciclisti arrivati fino in fondo. La vera corsa è iniziata verso i -40. Diversi cacciatori di tappe hanno tentato un allungo, cercando di approfittare delle caratteristiche del circuito finale di Trieste (lo strappo al 5-6 % ha favorito qualche tentativo), ma nessuno di questi ha raggiunto l’obiettivo.

L’ACUTO DI MEZGEC – L’arrivo in volata, preventivato da tutti, è stata una naturale conseguenza. Il grande favorito della vigilia era Nacer Bouhanni (tre tappe in questo Giro per lui), ma il francese, forse un po’ appagato, ha deluso le aspettative, classificandosi al quarto posto. Chi l’ha spuntata è stato invece Mezgec, che ha regalato l’ennesima delusione al povero Nizzolo, secondo al traguardo per la quarta volta. Ottimo terzo posto per Tyler Farrar, che ha riscattato in parte le numerose cadute provocate nelle volate precedenti.

IL MOMENTO DELLE CELEBRAZIONI – Conclusa la tappa, è iniziato (sotto la pioggia) il momento delle celebrazioni. Il podio di Trieste ha ospitato sul gradino più alto il finalmente sorridente Quintana (vincitore anche della maglia bianca), il suo amico Uran, che ha completato la festa colombiana, ed il giovane sardo Aru, promessa mantenuta del ciclismo italiano. Festeggia anche un altro colombiano, Julian Arredondo, vincitore della maglia azzurra, riservata al miglior scalatore.

Antonio Casu

@antoniocasu_

 

Inseguo il sogno di diventare giornalista dal 1989, anno in cui sono nato. Appassionato di ciclismo e calcio, mi impegno per raccontare il mondo dello sport da un punto di vista particolare, un po' eclettico, un po' folle.

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