Cinema
Cannes, fischi e polemiche per “ Grace di Monaco ”

La prima proiezione per la stampa del film “Grace di Monaco” al Festival di Cannes ha registrato silenzi, fischi e polemiche. Eppure, nonostante un’accoglienza poco calorosa “Grace di Monaco” ha avuto l’onore di aprire il Festival di Cannes. Questo film non è affatto piaciuto alla famiglia monegasca, per le diverse licenze poetiche che il regista vi ha inserito e per come descrive Antoinette, la sorella di Ranieri di Monaco.
LICENZE POETICHE NEL FILM– Sono diverse le licenze distruibuite da Dahan nel film: la scena iniziale vede Alfred Hitchcock in visita a Monaco, per proporre a Grace il ritorno al cinema in Marnie. Verso la fine poi si vede il presidente De Gaulle al ballo della Croce Rossa presenziato dalla Principessa, proprio mentre infuria la lite fiscale tra Francia e Principato. “È vero, Hitchcock non è andato a Monaco, ma avevo bisogno dell’immagine di quelle due persone che si incontrano lì, e lo stesso vale per la scena di De Gaulle. Spero che, della mia ricostruzione, si colga l’intento di andare oltre, di indagare nella profondità del personaggio”, la replica del regista, che si difende dalle critiche e dalle polemiche sollevate, ribadendo “Non sono uno storico e nemmeno un biografo, ma questo non significa che non sia stato coscienzioso nel trattare l’intera materia”.
L’ANNO CRUCIALE DI GRACE- Il 1962 è un anno cruciale per la Princessa, moglie e madre di Caroline e Alberto. Nel film si descrive una donna che vorrebbe tornare a recitare, insofferente al protocollo e in crisi di coppia con Ray (così lei chiama lui), imbarazzato per l’anticonformismo americano con cui la moglie gestisce fatti pubblici e privati. Grace nel 1962 ha la possibilità di tornare sul grande schermo, ma è coinvolta in prima persona nella dura contesa tra il Principato e il governo francese, infuriato per le agevolazioni fiscali che spingono i loro imprenditori a trasferirsi e fare affari a Monaco. Il regista Dahan rappresenta la figura di Antoinette, la sorella di Ranieri di Monaco, come una spia al servizio dei francesi. Probabilmente è questo l’elemento che ha offeso i Grimaldi. “Certo, intorno alla vicenda c’è un contesto politico – afferma Dahan- ma tutto è inscritto nel quadro delle decisioni che Grace è costretta a prendere in quel periodo. Mi auguro che la storia del film risulti universale, perchè parla dei passi che una donna deve fare a un certo punto della propria esistenza”.
KIDMAN TRISTE PER LA REAZIONE DELLA FAMIGLIA REALE- Nicole Kidman è amareggiata per la reazione della famiglia monegasca ‘‘Sono davvero triste per la reazione della famiglia del principe di Monaco. E’ terribile, abbiamo rispettato Grace e i Grimaldi. Però allo stesso tempo capisco Alberto, Carolina e Stephanie: vogliono proteggere la privacy e la memoria del padre e della madre. Posso solo aggiungere che non c’era alcuna intenzione malevola e che quello che gli spettatori potranno vedere al cinema è la love story dei loro genitori”. L’attrice ci tiene, inoltre, a spiegare il suo personaggio e la sua complessità ”L’ho rispettata, ho provato a pensare a cosa provava in certe occasioni, a come reagiva e a come doveva comportarsi. Dopo tanto approfondire la sua vita, con i film interpretati, le immagini d’archivio, le letture, mi sono sentita Grace. E’ stato diverso da tutti i ruoli di persone reali che avevo interpretato prima perché qui c’era una leggenda”.
Enza Maugeri
