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Italians: Zaza e Silvestri veri talenti; Borini, Giak e il miracolo Sunderland

Dicono che il calcio italiano sia finito. Dicono che siamo alla frutta, che non puntiamo sui giovani e che la nostra scuola è ormai superata da Paesi all’ avanguardia come Spagna ed Inghilterra. Dicono, dicono, dicono. Forse, però, non sanno che i nostri continuano a dire la propria in giro per il mondo. Ecco l’analisi dei migliori italiani del weekend.
Marco Silvestri (Cagliari): L’esordio in Serie A, a 23 anni, è semplicemente da incorniciare. Il Cagliari conquista la salvezza matematica con tre giornate di anticipo. Merito del gruppo, merito di Pulga. Merito, nella circostanze, del portiere nato a Castelnovo nè Monti. Silvestri cala la saracinesca e il Parma può solo mangiarsi le mani.
Daniele De Rossi (Roma): Stagione devastante dal punto di vista del rendimento. E’, ad oggi, l’uomo più in forma dell’undici di Garcia. Leader vero, carismatico e tecnico. Non fosse per qualche lampo di follia, sarebbe tra i più forti del mondo nel suo ruolo. O forse lo è ugualmente…
Stefano Mauri (Lazio): Bentornato, di cuore. La Lazio ritrova un capitano, un capopopolo, un gran giocatore. Sarà un caso, ma dal suo rientro in campo le prestazioni e soprattutto i risultati dei biancocelesti sono vertiginosamente migliorati. Ha sbagliato, amen. Ora c’è.
Borini e Giaccherini (Sunderland): I Black Cats piegano il Cardiff 4-0. Gol rispettivamente del 3-0 e del 4-0, a sancire il ruolo di trascinatori per gli ex Roma e Juve. Il miracolo Sunderland passa anche dai gol e dalle prestazioni dei due italiani. Nelle ultime tre gare sono arrivati un pareggio col City, la vittoria di ieri e quella eccezionale col Chelsea in trasferta. La salvezza ora è vicina.
Luca Toni (Hellas Verona): Tocca togliergliene uno, perchè a 37 anni non bisogna esagerare. La stagione di Toni è proprio così, esagerata. 19 gol fatti, non fosse per Frison sarebbero 20. Poi, il solito gioco per la squadra ed un’incazzatura per la sostituzione non da lui.
Simone Zaza (Sassuolo): Che fosse forte lo sapevamo. Dopo ieri, sappiamo anche che può diventare davvero un top. “Togliere un posto a un attaccante della Juve è impossibile”, segno che c’è da lavorare. Ma segno, anche, che il sogno è bianconero. Proprio contro la Juve sfodera una gran prestazione. Gol all’ 8′, poi due pericoli per Buffon. La generazione italiana di giovani attaccanti trova un nuovo componente.
Antonio Fioretto (@FiorettAntonio)
