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Milan: Balotelli-Seedorf, due problemi di difficile soluzione

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Seedorf sta diventando un problema per il MIlan
Balotelli, sempre più solo nello spogliatoio del MIlan

Balotelli, sempre più solo nello spogliatoio del Milan

Clarence Seedorf e Mario Balotelli dovevano essere i due “risolutori” del Milan. Arrivati a un anno di distanza l’uno dall’altro, erano stati ingaggiati, il primo per guidare il nuovo corso tecnico-tattico del Milan, il secondo per essere il fuoriclasse su cui basare il nuovo ciclo. Ora si ritrovano entrambi sulla graticola, additati come i due più grossi problemi del Milan e rappresentano i due più grossi errori di valutazione della coppia Berlusconi-Galliani.

IL DOPPIO ERRORE – Seedorf, infatti, è stato scelto personalmente dal presidente, nonostante molti dubbi da parte del suo Amministratore Delegato. Il presidente era certo che l’olandese fosse l’uomo giusto su cui basare il nuovo ciclo rossonero, per la sua grande intelligenza tattica, che aveva mostrato lungo tutta la sua gloriosa carriera calcistica. Balotelli, invece, era stato scelto da Galliani, nonostante le riluttanze di Berlusconi, perchè in lui l’Ad vedeva il fuoriclasse su cui ricostruire un ciclo vincente. A conti fatti, entrambi hanno sbagliato.

PRESUNZIONE – Seedorf e Balotelli, infatti, hanno mostrato di essere il più grande limite del Milan. I due  hanno una caratteristica in comune: la presunzione. Seedorf è convinto di non aver nulla da imparare dal punto di vista tattico, pur essendo alla prima esperienza da allenatore. Non accetta consigli, ha le sue idee e non le cambia, a costo di andare allo scontro con i giocatori, cosa accaduta spesso quest’anno. Balotelli, a differenza di quanto dichiarato venerdì sera, è convinto di essere un fuoriclasse fatto e finito, che il suo rendimento scarso dipenda dai compagni scarsi che ha intorno e di non dover apprendere nulla dal punto di vista tecnico-tattico (come dimostra l’attacco a Marocchi di venerdì sera). Peccato che le convinzioni di entrambe finiscano per venire smentiti dai fatti. Seedorf, prima del filotto, senza gioco, di cinque vittorie consecutive, ha preso lezioni e sberle da chiunque  e anche venerdì sera, i suoi limiti tecnico-tattici sono venuti a galla. Balotelli, continua a tenere fede al numero che porta dietro la maglia (la 45 si potrebbe leggere anche come 4.5, ovvero il voto che ha preso più di frequente quest’anno), inanellando prestazioni scadenti e prive di nerbo.

SPOGLIATOIO CONTRO – Benchè le smentite arrivino da ogni parte gli atteggiamenti dei due, hanno finito per mettere loro contro l’intero spogliatoio che mal ne sopporta i comportamenti. Seedorf, con le sue convinzioni tecnico-tattiche e di uomini, ha finito per inimicarsi la parte italiana dello spogliatoio e non solo. Lo stesso discorso vale per Balotelli. Lo spogliatoio mal ne sopporta gli atteggiamenti supponenti in campo, del tipo “date la palla a me che voi non siete in grado di fare nulla”, come non ne sopporta lo scarso impegno quando le cose non girano come lui vorrebbe. In queste condizioni è difficile che i due possano rimanere l’anno prossimo al Milan.

COSA FARE? – Il problema per Berlusconi e Galliani è come liberarsi di entrambi nella prossima stagione. Seedorf, infatti, anche oggi, in un’intervista non concordata con il Milan, aSky e la Gazzetta dello Sport, ha ribadito la sua convinzione che lui sarà l’allenatore del MIlan anche il prossimo anno. L’olandese ha un contratto di altri due anni e trovare una soluzione indolore, non sarà facile. Difficile anche piazzare Balotelli. Il suo alto ingaggio, non supportato da comportamenti irreprensibili e qualità in campo, lo rendono di difficile piazzamento. Quale squadra vorrebbe mettersi dentro lo spogliatoio una grana di questo genere? Il mondiale, da questo punto di vista è un’arma a doppio taglio. Se Balotelli facesse bene, allora qualche club potrebbe anche bussare alla porta del Milan, ma, se, continuasse nella sua parabola discendente, sarebbe di difficile piazzamento. Berlusconi e Galliani, hanno quindi, due grossi  gatte da pelare. Dalla risoluzione di questi due problemi, dipenderà gran parte della rinascita rossonera nella prossima stagione.

Davide Luciani 

Giornalista, web content e SEO Copywriter. Sono una delle firme storiche di Sportcafe24. e da oltre 10 anni vi racconto storie di sport e indiscrezioni di calciomercato

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