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Mondiali 2014, Belgio: la nazionale che può stupire il mondo

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La parola d’ordine è divertirsi e cercare di eguagliare la compagine di Guy This che nel 1986 venne eliminata in semifinale dall’Argentina di Maradona. L’obiettivo è ambizioso, ma a guardare la rosa dei “Les Diables Rouges” c’è davvero da rimanere a bocca aperta. La rivoluzione belga del 2010, in seguito alla seconda mancata qualificazione al Mondiale, ha portato la federazione ad investire sui propri giovani tramite un progetto a cui hanno aderito le società calcistiche principali del paese, le quali dovevano ispirarsi ad un gioco offensivo e spettacolare, stile Barça di Guardiola.

Marc Wilmots, ct del Belgio

Marc Wilmots, ct del Belgio

STORIA E CAMMINO – Il Mondiale in Brasile sarà la dodicesima apparizione dei “Diavoli Rossi” nella competizione più prestigiosa in assoluto. Il primo turno è stato superato ben sei volte, ma solo nel 1986 riuscirono ad andare oltre gli ottavi di finale, eliminando prima l’URSS  e poi la Spagna, prima di incontrare l’Argentina; in quel Belgio militavano Enzo Scifo e Georges Grun, protagonisti successivamente in Italia con le maglie di Torino e Parma. Nelle edizioni successive, uno dei protagonisti della nazionale belga è stato sicuramente il centrocampista Marc Wilmots, attuale c.t. dal maggio del 2012. Approfittando dell’innovativo progetto avviato dalla federazione, il tecnico vede crescere una fucina di giocatori di grande qualità che, col tempo, si sono affermati nei migliori campionati europei e che grazie ad essi ha dominato il proprio girone di qualificazioni, davanti a Croazia e Serbia, ottenendo 8 vittorie e due pareggi, con 18 reti realizzate e soltanto 4 subìte. Il sorteggio gli ha regalato un girone (H) dove è nettamente favorita, con la Russia di Capello che può darle fastidio, mentre Corea del Sud e Algeria sembrano davvero poca cosa.

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ROSA – Ma chi sono questi talenti che dovrebbero impressionare il mondo? I pali dei giallorossi sono al sicuro con il portiere dell’Atletico Madrid Courtois o con Mignolet del Liverpool, con il primo che dovrebbe essere il titolare; la difesa sarà guidata dai capitani di ManCity e Arsenal, Kompany e Vermaelen, mentre da metà campo in su è tutta fantasia. In mediana c’è il gioiello dello Zenit, Axel Witsel, insieme a Fellaini dello United e soprattutto al “romanista” Radja Nainggolan, affiancati da Defour del Porto e Dembelè e Chadli del Tottenham. Ma è nel reparto offensivo che ci sono quelli che sono o potrebbero diventare a breve, dei veri e propri top player: Romelu Lukaku è la punta di peso dell’Everton, autore di 13 reti con i Toffees; attorno a lui, invece, si sprigiona il genio di Eden Hazard, Dries Mertens e De Bruyne del Wolfsburg.

JANUZAJ – Infine, proprio in questi giorni Marc Wilmots ha annunciato che Adnan Januzaj, talento del Manchester United di origini kosovare, ha scelto di vestire la maglia della nazionale belga, rifiutando altre cinque nazioni interessate. D’altronde non poteva fare altrimenti, da “Red Devils” a “Diables Rouge”, il passo è breve e le ambizioni del Wilmots-team continuano ad aumentare.

Dario Greco

@DarioGreco1

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