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Susic e Scolari: Fare “fiki-fiki” giova ai calciatori oppure no?

Diciamo la verità: la notizia non ha nulla di nuovo né di clamoroso, e la questione del sesso si ripropone puntualmente a ogni campionato del mondo (o d’Europa). Sono decenni, infatti, che in prossimità di appuntamenti così importanti il dibattito sulla condizione atletica delle squadre – che arrivano alla fase finale con giocatori già spremuti come limoni e costretti a esibirsi sotto un sole implacabile – include un aspetto che è tecnico e tattico al tempo stesso: fare fiki-fiki – come dice il grande Chevy Chase in Spie come noi – giova ai calciatori oppure no?
ELEMENTARE, WATSON – Il fatto che lo si possa-debba considerare come un diritto non si pone neppure, naturalmente, quando in ballo ci sono cose fondamentali come l’orgoglio nazionale, il prestigio, la gloria e via “retoricando”. L’unica cosa che conta, sotto questo aspetto, è stabilire se tutto ciò sia opportuno o meno, se contribuisca al Bene della Nazione oppure faccia il gioco del nemico. La seconda che hai detto, direbbe Safet Susic – commissario tecnico della nazionale bosniaca approdata alla sua prima storica fase finale – e la notizia del suo no pasaran! riferito a mogli e fidanzate dei giocatori non avrebbe alcunché di rilevante se non fosse per la meravigliosa franchezza usata dal ct: “Non ci sarà sesso in Brasile per tutta la durata della competizione“ – ha dichiarato Susic in un’intervista concessa al giornale bosniaco Dnevni Avaz – “I giocatori dovranno fare a meno delle mogli o delle rispettive compagne…esiste pur sempre la masturbazione…”.
LA MIGLIORE AMICA DELL’UOMO – Grande Susic, questo sì che è parlare da uomini! Anche l’inglese Roy Hodgson e molti altri sono dello stesso avviso, ma nessuno aveva mai fatto riferimento in modo così esplicito e virile alle proprietà terapeutico-consolatorie della mano. Di solito, infatti, gli allenatori che chiudono le porte del ritiro a ogni possibile “elemento di distrazione” motivano la loro scelta usando un linguaggio molto meno esplicito e infinitamente più politically correct: certi particolari, ça va sans dire, sono dati per sottintesi, e la regola è quella di fare ricorso a locuzioni di sicuro effetto (ma anche insopportabilmente trite e ritrite) come, ad esempio, “necessità di mantenere alta la concentrazione” , “il lavoro innanzitutto” oppure “qualche giorno di astinenza non ha mai ucciso nessuno”. Ben venga, quindi, l’originale “brutalità” di Susic. “Dzeko, ti tocchi?” chiederebbe la mitica Moana-Sabina Guzzanti… “Sì, ho il permesso del mister” risponderebbe lui. Evviva la sincerità.

Felipe Scolari, ct del Brasile
A SCUOLA DA SCOLARI – La virtù sta nel mezzo, dicevano i saggi, e Felipe Scolari, ct della nazionale verdeoro, sembra aver imparato alla perfezione l’aureo insegnamento. Sesso? Sì, ma con moderazione. Ecco che cosa ha detto dieci giorni fa il grande Felipão in conferenza stampa provocando le risate di tutti i presenti: “Se si tratta di sesso normale va bene. Se è normale, è normale, non lo è se si salta troppo in alto. Di norma, i rapporti sessuali vengono praticati in maniera equilibrata, ma ci sono certe forme, certe maniere, persone che fanno delle acrobazie, e questo non va bene!”. Insomma, se lo fate alla “missionaria” e per le 11 siete a nanna allora è ok, ma se rischiate di infortunarvi solo perché tirate fino all’alba facendo i sudicioni contorsionisti allora no. Morale? Se Susic è un grande, Scolari è un grandissimo.
Morale bis? Le parole del ct della Bosnia non valgono, a ben vedere, solo per i suoi giocatori, ma anche per i telespettatori di tutto il mondo. La partita è una schifezza? I giocatori si trascinano per il campo come zombi semi-accoppati dal caldo ed è passata solo mezz’ora dal fischio d’inizio? Bene…esiste pur sempre You Porn.
Enrico Steidler
