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Milan: Seedorf ha dato un gioco, la società dia una difesa

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Clarence Seedorf

In casa Milan si torna finalmente a vedere la luce fuori dal tunnel: Nelle ultime partite i rossoneri hanno dimostrato di tenere bene il campo, mostrando un gioco ricco di possesso palla ma, a differenza delle prime apparizioni dell’era Seedorf, più finalizzato ad arrivare sotto porta e non per linee orizzontali. La mano del nuovo tecnico si vede e, non ce ne voglia Allegri, era da anni che non si vedeva una fluidità cosi nella circolazione del pallone e un buon equilibrio tra le varie zone del campo. E’ chiaro che c’è molto da migliorare, sia in attacco, dove si continua a faticare nella fase di finalizzazione (vedi ultime partite contro Atletico e Juventus), che in difesa, vero tallone d’Achille per il Milan. Il gol preso da Llorente nell’ultima giornata di campionato è l’emblema di una retroguardia in affanno, anche se meno rispetto ad inizio campionato, che spesse volte lascia sfilare il pallone lungo tutta l’area di rigore o perde la marcatura troppo facilmente (come nel gol di Diego Costa in Champions).

SOLO L’ATTACCO SORRIDE – Se in attacco, come sempre, i rossoneri possono vantare una rosa ricca di qualità, a centrocampo i problemi di impostazione della manovra si fanno sentire sempre di più. Montolivo non può sobbarcarsi da solo sia la fase di impostazione che quella di interdizione e De Jong dimostra sempre di più i suoi limiti tecnici. Con Poli utilizzato nei 3 dietro la punta per garantire più copertura in fase di non possesso e difesa, e inserimenti in fase di attacco, un vero e proprio centrocampista “totale” non c’è (e qui pesano molto i mancati acquisti di Nainggolan o Jorginho).

CAOS RETROGUARDIA – In difesa la situazione è molto caotica: La serie di infortuni non ha permesso a Seedorf di lavorare su alcuni titolari fissi, in modo da garantire un buon apprendimento dei meccanismi e delle diagonali da fare, oltre che l’affiatamento dei giocatori. Se Emanuelson e Rami possono essere considerati note positive insieme al solito De Sciglio, in zona centrale manca un vero e proprio leader: Con Mexes ormai fuori dai giochi, Zapata incostante come gli stessi Bonera e Zaccardo, e Silvestre punto interrogativo, Seedorf dovrà stringere i denti almeno fino a fine campionato.

Alex Milan

Alex, difensore del PSG nelle mire del Milan

POSSIBILI ACQUISTI – I nomi più appetibili, sfumato Vidic, sono sempre i soliti 3: Da tempo ormai si monitora la situazione di Alex del PSG (lo stesso Thiago Silva potrebbe mettere una buona parola, come da lui dichiarato in una recente intervista: “Speriamo che Alex possa rinnovare con il PSG, è un giocatore importante per noi. Se dovesse andare via allora gli parlerei del Milan, che adesso è allenato dal mio grande amico Seedorf”). Chiaro che il brasiliano sarebbe una preda ambita per Galliani, data la situazione di parametro 0. Altro nome, ormai da anni accostato ai rossoneri, quello di Astori, che ultimamente ha perso però qualche punto (anche per colpa della stagione non brillante del Cagliari). Un altro papabile potrebbe essere Doria, ex-compagno di squadra proprio di Seedorf nel Botafogo. Qui le perplessità sono però troppe, anche perché il difensore non ha mai dimostrato, fin’ora, di essere un fuoriclasse e, nel Milan di oggi, si dovrebbe aver capito che il tempo delle toppe è finito.

Luca Porfido

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