Football
Italia, tegola Barzagli. Per lo juventino europeo a rischio: torna Criscito?

COVERCIANO, 5 GIUGNO – Come 4 anni fa, alla vigilia dell’Europeo il pilastro della nostra difeca va ko. Nel 2008 capitan Cannavaro, oggi Andrea Barzagli, l’acquisto low cost della Juve che nel giro di un anno e mezzo si è riproposto a grandi livelli diventando punto fermo della Juve e della Nazionale, ricordando a tutti che anche lui è Campione del Mondo e parte di quella mitica Italia del 2006.
BARZAGLI VA KO E CON LUI LA NAZIONALE? – E no, proprio non ci voleva. Lo scandalo scommesse, i casi Criscito-Bonucci, poi Buffon e la tabaccheria di Parma, la mazzata con la Russia che ha minato tutte le certezze. Un reparto arretrato che doveva cambiar pelle, e con esso tutta la squadra, pronta ad una rivoluzione tattica che prevedva, al comando del reparto proprio lui, Andrea Barzagli, leader silenzioso dell’unica certezza che in questo momento l’Italia offriva: il blocco Juve. E invece ecco l’ennesimo fulmine nella tempesta pre-estiva che circonda da settimane gli azzurri ed il calcio italiano. Stiramente al polpaccio sinistro, 20 giorni di stop, niente girone eliminatorio ed eventuali quarti. Destino beffardo, l’infortunio è sopraggiunto a 120 secondi dal termine della partita con la Russia. Si tenterà fino a venerdi, ultimo giorno disponibile, per decidere se sperare in un suo recupero anticipato o sostituirlo. Proviamo ad analizzare le varie possibilità.
ASTORI O RANOCCHIA, E CRISCITO… – C’è chi è in preallarme, chi spera, e chi si auto-candida. In ordine: Astori, Ranocchia e Mimmo Criscito. “Se si infortuna qualcuno, anche un attaccante, quel posto sarà tuo“, sono le parole del difensore dello Zenit rilasciate alla Gazzetta dello Sport. Una rivelazione che pone il ct Prandelli quasi alle spalle al muro, certamente in difficoltà per un’eventualità che non aveva preso in considerazione, per una frase buttata lì, solo in segno di conforto, ma che ora torna come un boomerang a Coverciano in attesa di essere colto. Criscito si allena ogni giorno, proprio per tenersi in forma in caso di necessità, e questa si è presentata con il problema di Barzagli. Sulle polemiche che scatenerebbe un ritorno del difensore in azzurro, comunque ancora indagato, non si può non tener conto, rischiando di aggiungere benzina sul fuoco ad una situazione già abbastanza rovente. Dall’altro lato tante critiche si potrebbero spegnere in merito al diverso trattamento fra lui e Bonucci, tanto discusso in questi giorni. Certo è, che tatticamente parlando, Criscito sarebbe perfetto nella nuova difesa a 3 prevista da Prandelli, ruolo ricoperto spesso nel Genoa, capace di difendere e appoggiare la manovra avendo ottime doti tecniche. L’ipotesi più probabile resta quella di Astori, il più simile come caratteristiche a Barzagli, capace di comandare la difesa ed ottimo marcatore, oltre ad un discreto piede in fase di giro-palla. Ranocchia ha poche chance, un pò per il suo basso rendimento nel corso dell’ultima stagione, ma soprattutto per essere un difensore poco ” tradizionale ” e più alla brasiliana, ama uscire in eleganza palla al piede, spesso non bada al sodo e al centro della difesa ancora manca in capacità di leadership e concentrazione. Resta qualche flebile speranza di aspettare il recupero di Barzagli: in tal caso Ogbonna verrebbe lanciato nel terzetto difensivo titolare. Nell’allenamento di ieri è stato addirittura provato De Rossi in difesa, ruolo ricoperto spesso per necessità nella Roma, ma difficilmente Prandelli se ne priverà a centrocampo. Insomma, tante soluzioni ed una sola certezza: a 4 giorni dalla sfida con la Spagna, l’Italia si presenta a pezzi.
Orazio Rotunno
