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Esclusiva Calciomercato | Lo scambio della discordia Vucinic-Guarin: cifre e retroscena
Certe trattative non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano. Direbbe così Antonello Venditti se dovesse scrivere della trattativa tra Inter e Juventus per lo scambio Vucinic – Guarin. In esclusive le ultime novità dalla redazione di Sportcafe24.com
SCAMBIO O NON SCAMBIO? – Sfoglia la margherita Thohir, che in giornata ha lavorato all’affare. Scambio o non scambio? Come un dubbio amletico, perchè Guarin ormai è in lotta di collisione con l’ambiente e l’Inter non può permettersi di svendere un altro calciatore (dopo Sneijder un anno fa) e soprattutto di tenere un capitale tecnico del genere in panchina. Nel frattempo per Mazzarri è diventato un diktat l’acquisto di Mirko Vucinic, visti i problemi offensivi che sembra avere la squadra nerazzurra. La piazza vibra e protesta “mai affari con Juve e Milan”, scrivevano ieri i tifosi interisti, e un po’ di timore reverenziale per un presidente appena arrivato c’è. L’impressione è che si proverà a piazzare Guarin, sognando una pista estera, ma al momento è difficile che venga pagato almeno 13-15 milioni e darlo via per una cifra inferiore vorrebbe dire averlo svalutato in due giorni folli nella settimana scorsa.
ACCORDO CON VUCINIC – Mentre Guarin fa di tutto e sembra giurare d’aver scelto la Juve, tanto da rifiutare l’offerta del Galatasaray, la dirigenza dell’Inter prova a piazzare il colpaccio: prendere Vucinic senza privarsi di Guarin. La dirigenza nerazzurra ha trovato un accordo con la Juventus per l’acquisto di Mirko Vucinic: 1.5 milioni di Euro per il prestito e 6.5 milioni per il diritto di riscatto, che sarà praticamente obbligatorio. Le due parti al momento hanno questo in mano, ma Conte e soprattutto Guarin spingono per uno scambio tra i calciatori, che potrebbe verificarsi tra Giovedì e Venerdì. In attesa di capire cosa sarà del futuro di Guarin e soprattutto di una trattativa che deve ancora fare diversi giri immensi. Ma tornerà, in qualche modo.
A cura di Giuseppe Andriani e Giuseppe Landi