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Juventus, grana infortuni: sii ferma anche Vidal


Antonio Conte, allenatore della Juventus
Questo è certamente un periodo no per la squadra di Antonio Conte. Non è passato nemmeno un anno dall’ultimo scudetto, eppure sembrano lontani i tempi d’oro, quelli che hanno permesso alla corazzata bianconera di incoronarsi per due volte Campione d’Italia. Grinta, cattiveria agonistica, assenza di infortuni, tutte caratteristiche che hanno predominato i primi due anni del tecnico leccese alla guida della Juventus. La Vecchia Signora sembra smarrita, e quello che è successo ieri a Firenze ne è la conferma: partita regalata in soli 10 minuti, e disfatta clamorosa. Era dal 2004 che la Juve non subiva quattro reti, in una partita col Lecce.
INFORTUNI– Erano l’arma in più, nel senso contrario, perchè Conte col suo arrivo aveva trasformato i giocatori in vere macchine da guerra. I guai muscolari erano quasi un miraggio, ed ora dopo due anni in cui tutti hanno tirato la carretta, al 120%, ci sono i primi segni di stanchezza sia fisica che mentale. L’ultimo ad arrivare in infermeria, è Arturo Vidal. Il cileno ha sicuramente vissuto una settimana intensa, ma anche sfortunata. Prima la qualificazione col suo Cile ai Mondiali in Brasile, poi il ritardo al ritiro bianconero, complice lo sciopero dei mezzi di trasporto, e infine una sfilza di errori che hanno caratterizzato il suo ingresso in campo nella partita del Franchi al posto di Marchisio. Da uomo imprescindibile, a personaggio della sconfitta, perchè con un suo colpo di tacco sbagliato, è partita l’azione che ha favorito il vantaggio della Fiorentina nell’umiliante 4-2 inflitto alla Juventus.
NOTTE EUROPEA– Ormai alle porte la sfida contro il Real Madrid, ora sta a Conte assieme ai preparatori, decidere se il centrocampista sia in grado di scendere in campo. Il fastidio muscolare tiene col fiato sospeso il popolo juventino, specialmente il mister, che si aspettava una vigilia diversa, in vista di un match che dirà molto sul futuro europeo della società bianconera. Certamente le merengues non stanno ancora beneficiando della cura Ancelotti; la difesa non è ermetica, e dal centrocampo in su si fa fatica a creare gioco. In Spagna piovono critiche, ma a Torino sono consapevoli che i blancos, formati da giocatori di livello mondiale, possono cambiare in una sola partita la rotta. Ha inizio una settimana cruciale, prima Madrid, poi il Genoa in campionato, la Juventus è chiamata a reagire per scacciare paure e critiche.
Primaldo Derinaldis
