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Inter-Milan 1-1, le pagelle di Sportcafe24: top e flop
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8 anni fa|

TOP INTER
HANDANOVIC 8 – Non ci fosse stato il portierone sloveno, l’Inter sarebbe uscita a pezzi dal derby e dalla trasferta di Firenze più di quanto già non avesse fatto. Una stagione senza far rimpiangere lo straziante addio di Julio Cesar, capace di riportare alla memoria dei tifosi le indimenticate gesta di eori passati quali Zenga e Pagliuca. Abilitato ai miracoli, perfetto nello stile: “BatmHandanovic” prende tutto, impossibile compreso. Meraviglioso sul colpo di testa di Balotelli, tiene a galla derby e corsa al terzo posto in attesa della zampata vincente di Schelotto. MAN OF THE MATCH
J.ZANETTI 7 – Dove c’è lui, non c’è speranza. Lì dove Nagatomo aveva lasciato praterie e campo aperto ripetutamente alle discese di De Sciglio ed El Shaarawy, il capitano neroazzurro nel secondo tempo ci mette una pezza e spostato a destra annulla ogni potenziale pericolo. 19 anni più dei due talenti rossoneri, tutti nelle gambe e nella testa di un giocatore per cui gli aggettivi sono da tempo esauriti. Il faraone nella ripresa non si vede più, De Sciglio non mette più una palla in mezzo degna di nota. Anticipare questa mossa già a metà primo tempo avrebbe impedito il 90% dei pericoli creati dal Milan, probabilmente gol compreso. TITANICO
SCHELOTTO 7 – Il voto è tutto per il gol, e basta. Sufficiente per meritarselo, anche se il resto della prestazione conferma i dubbi sulla sua reale consistenza in una grande squadra. Entra, e dopo una manciata di minuti segna il gol più importante della sua carriera. Incredulo e fra le lacrime, ci si aspetta un fiume in piena grazie anche alla sua forza atletica e velocità, marchi di frabbrica del suo non vastissimo repertorio: ed invece in un paio di occasioni sciupa malamente dei contropiedi potenzialmente pericolosi riportandoci subito alla mente lo Schelotto che conosciamo. Forse ancora tramortito dall’emozione-derby e dal gol del pareggio? Ma oggi è la sua giornata, e che se la goda tutta. OSCAR DA NON PROTAGONISTA
FLOP INTER
NAGATOMO 5.5 – Salva una prestazione horribilis con l’assist per la rete di Schelotto, ma che partitaccia sino al gol del pari. Lascia Guarin in balia di se stesso nella prima frazione, seguendo il faraone nei suoi tagli centrali salvo nell’occasione più importante, il gol dell’1-0. Spostato a sinistra, rischia di portare in gloria Boateng prima e Nocerino poi, mentre Zanetti dimostrava a destra come si fa il terzino. Il meglio di se stesso, come sempre, lo da in fase offensiva. Corss al bacio per l’ex atalantino, a compensare una gara difensiva da 4 in pagella. GRAZIATO
ALVAREZ 5 – Poteva e doveva essere la sua serata, è stata l’ennesima delusione. Qualche occasionale spunto di buona inventiva e tecnica, ma ancora non è chiaro che il calcio italiano vive di costanza e non di giocate come quello argentino, lento e compassato. Inadatto a certi ritmi ed alla Serie A, oramai è evidente in modo palese a chiunque. L’Inter continua a puntare su di lui, è stato sacrificato Coutinho per permettere l’esplosione di questo misterioso giocatore: ma cambiano i ruoli, le partite e gli avversari e lui è sempre lo stesso. REPLAY
TOP MILAN
EL SHAARAWY 7 – La notte del faraone. Mentre il gemello del gol sbaglia l’impossibile, lui torna decisivo e straripante come nei primi mesi di questa sua fantastica stagione. Meraviglia il suo gol di esterno (altro che trivela) che beffa un Handanovic in versione miracolosa. Manda in tilt Guarin e Nagatomo coi suoi continui tagli centrali, cala vistosamente nel secondo tempo complice la fatica di Champions col Barça. Ha una occasione, e non la spreca, a differenza di Balotelli: freddezza disarmante per un ragazzo appena ventenne. PREDESTINATO
DE SCIGLIO 7 – Era un derby di maggio, penultima giornata di campionato. Mattia De Sciglio esordiva nella stracittadina per l’infortunio di Bonera dopo pochi minuti di gioco. Appena entrato, si ritrova quel colosso di Maicon sparato in faccia a darli subito il benvenuto nel clima derby. Non fu una grande partita la sua: oggi, è tra i migliori in campo dei suoi. Meno di un anno, e questo ragazzo ha compiuto passi da gigante a livello tecnico e caratteriale. Sia a destra che a sinistra indifferentemente, mostra una sicurezza e tranquillità impressionante se pensiamo alla sua età ed esperienza minima nel calcio che conta. Mette letteralmente in crisi Guarin, certo non un uomo di fascia soprattutto in copertura, e dai suoi cross nascono i pericoli maggiori dei rossoneri. CONSACRATO
BOATENG 7 – In 5 giorni cancella 5 mesi orrendi. Il Boa torna devastante, creativo e dinamico: tutto ciò che lo aveva reso un idolo della curva rossonera, e che incredibilmente sembrava non appartenere più al centrocampista ghanese. Mercoledi il gol al Barcellona, condito da una prestazione straripante: nel derby l’assist per Elsha ed il ritrovato dinamismo che lo aveva contraddistinto nel suo primo anno e mezzo di Milan. Ai rossoneri serve il miglior Boateng per centrare i suoi obiettivi, e averlo ritrovato equivale quasi all’importanza dell’acquisto di Balotelli in quel di gennaio. Con lui, il potenziale offensivo rossonero si arricchisce di un’ulteriore freccia letale. BENTORNATO
FLOP MILAN
MEXES 5 – Parte subito male, con un’entrataccia da tergo sull’amico Cassano che li vale un giallo insidioso e che lo condiziona per l’intera partita. Imperdonabile la disattenzione sul gol di Schelotto, di cui si perde completamente taglio e stacco di testa. Dopo l’esaltante gara col Barça, non esente comunque dalle sue solite amnesie (vedi mani in area vistoso, salvato solo da offside di Pedro), che avrebbe cambiato volto della partita e qualificazione dei rossoneri. Probabilmente necessita di qualcuno al suo fianco che lo richiami all’ordine in più di un’occasione. Lasciare il comando della difesa nelle sue mani comporta i suoi rischi. SVAGATO
BALOTELLI 5.5 – Sarebbe giusto dire che avesse sbagliato Pazzini quello che ieri ha sciupato malamente lui, oggi l’ex Samp sarebbe sulla gogna? Forse, ed è un credito che SuperMario si è creato un pò con le sue prestazioni e molto col suo personaggio. Miracoli di Handanovic a parte, non si mostra freddo come il suo solito: tre occasioni nitidissime e zero gol. Ci si mette anche il faraone a gettarlo nell’ombra, concretizzando l’unica palla-gol giocabile che li capita fra i piedi. Serata difficile per lui? Ne ha vissute tante, specie in trasferta non vi è occasione in cui non sia vittima di insulti e cori di ogni tipo, a cui ha sempre risposto presente. Serata no, anche a Balotelli può capitare. RIMANDATO
Orazio Rotunno
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