Fiorentina, il caso Piccoli: credere ancora o cambiare strada a gennaio

Era soltanto lo scorso agosto quando l’arrivo di Roberto Piccoli sembrava la ciliegina sulla torta del mercato della Fiorentina. Ora, a distanza di qualche mese, i viola sono ultimi in classifica, con la B che è molto più di un rischio, e l’attaccante non sta incidendo come ci si sarebbe aspettati. Quale potrebbe essere, con il mercato di gennaio alle porte, la soluzione migliore?

Crederci o cedere

25 milioni più bonus: questa la cifra versata dai toscani nelle casse del Cagliari. In Sardegna, il classe 2001 aveva trovato la sua dimensione, esplodendo definitivamente. Dodici i gol stagionali, dimostrando di essere un centravanti forte fisicamente, in grado di fare reparto da solo e con un gran fiuto del gol. Insomma, le aspettative erano altissime, anche solo perché, con Kean e Dzeko, si andava a formare un reparto offensivo che faceva sognare i tifosi. La realtà di questi mesi però è stata ben diversa. Non si può certo non considerare il contesto di una squadra in evidente crisi e difficoltà, ma Piccoli ha avuto un impatto scarno in questa primissima parte di stagione. Tante ombre e poche luci, con soli due gol a referto, uno in campionato e uno in Conference League.  Inoltre, sia Pioli prima che Vanoli dopo, lo hanno utilizzato come opzione e alternativa, non dandogli certezza, fiducia e una vera continuità.

Ed è per questo che la domanda non può che essere solo e soltanto una: l’attaccante dovrebbe restare alla Fiorentina o cercare fortuna altrove? La sensazione è che, con l’arrivo in dirigenza di Paratici, a gennaio potrebbe esserci una vera e propria rivoluzione in casa viola. L’ex Cagliari potrebbe partire in prestito, cercando di tutelare e non disperdere del tutto l’investimento fatto in estate. Ma, con il possibile arrivo di un nuovo allenatore, gli scenari potrebbero cambiare: Piccoli potrebbe avere più possibilità di mettersi in mostra, diventando magari uno dei protagonisti del nuovo ciclo. Alla società e a lui la scelta. Ma serve cambiare rotta per non perdere un giocatore già nel giro della Nazionale.