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Football

Inter e Milan chiudono in bellezza il 2025: la sfida scudetto continuerà l’anno prossimo

Nkunku trascina il Milan proprio quando manca Leao, Lautaro invece regala la vetta all’Inter che finisce il 2025 al meglio

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Nkunku Milan

Inter e Milan chiudono il 2025 con una stretta di mano ideale in cima alla città, in cima alla classifica e, soprattutto, con la sensazione di essere entrambe dentro una traiettoria credibile. Vincono, convincono e salutano l’anno solare lasciando aperte prospettive tricolori che profumano di conferme e di sorprese, tra cantieri ancora aperti, un mercato che sta per entrare nel vivo (e che ha già regalato qualcosa ai rossoneri) e certezze che non si discutono più.

Nerazzurri: la centralità di Lautaro

L’Inter si arrampica sulla vetta come su una parete di roccia: non sempre elegante, spesso faticosa, ma efficace. A Bergamo basta un lampo, ancora una volta firmato da Lautaro Martinez, per ribadire che il capo, sponda nerazzurra di Milano, resta lui. Trenta gol nel 2025 non sono una coincidenza ma una dichiarazione di status. Il successo sull’Atalanta nasce da un errore, quello di Djimsiti, ma cresce dentro una partita controllata a lungo e rischiata solo nel finale, quando Samardzic grazia il pareggio e ricorda ai nerazzurri quanto il margine sia sottile.

Chivu guarda avanti senza farsi distrarre dalle parole altrui e lavora su un’Inter che resta prima pur giocando con qualche limite strutturale evidente. L’assenza di Dumfries ha tolto potenza e profondità alla fascia destra, costringendo a soluzioni ibride: Luis Henrique timido nel cross, Bisseck arrembante negli spazi, Barella quasi trequartista. È un equilibrio instabile, che consuma energie, ma che regge grazie a una solidità mentale ormai interiorizzata. Il cantiere è aperto, sì, ma la casa resta abitabile e con vista scudetto.

Rossoneri: Allegri, Nkunku e la luce di Modric

Se l’Inter corre, il Milan ritrova continuità. Il 3-0 al Verona è più di un risultato: è una risposta dopo le frenate recenti e un modo ordinato di chiudere l’anno. Allegri predica calma, parla di quota scudetto con il distacco di chi sa che l’obiettivo vero resta il ritorno in Champions, ma intanto incassa segnali confortanti.

Il più importante arriva da Nkunku. Sbloccato dal rigore, trasformato con personalità, il francese cambia volto alla partita e forse anche alla sua stagione: doppietta, grinta, un’esultanza che sa di liberazione. Pulisic colpisce nel momento chiave, prima dell’intervallo, mentre Modric (a 40 anni, è sempre bene ricordarlo) resta la luce che accende la squadra: entra in tutti e tre i gol, detta i tempi, illumina le scelte. Un leader silenzioso in una squadra che non perde ormai da tanto, tanto tempo.

Prospettive tricolori

Inter e Milan chiudono il 2025 da squadre adulte, insomma. I nerazzurri con la forza della continuità e di un bomber che fa la differenza anche quando la manovra si inceppa. I rossoneri con una solidità ritrovata (otto clean sheet) e la sensazione che, sistemando qualche dettaglio – su tutti un difensore centrale e un Leao finalmente al cento per cento – il salto definitivo non sia un’utopia.

Il nuovo anno dirà se sarà davvero un duello fino in fondo. Intanto Milano brinda: due vittorie, due identità diverse, un’unica ambizione tricolore che torna a farsi sentire.

Prof di giorno, giornalista freelance di notte. Direttore de il Catenaccio e Head Writer di Sportcafe24.com

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