Calcio Estero
L’impresa al contrario dell’Olanda: i tre motivi della clamorosa eliminazione
Alla fine l’Olanda non ce l’ha fatta, la remuntada non è riuscita. Gli orange sono fuori dall’Europeo che si disputerà in Francia il prossimo giugno 2016. Un flop totale se consideriamo che la squadra di Blind si è qualificata addirittura quarta, fuori anche dagli spareggi. Era dal 1984 che l’Olanda non mancava una qualificazione agli Europei. Anche ieri è arrivata una clamorosa sconfitta in casa contro la già qualificata Repubblica Ceca, in inferiorità numerica tutta la ripresa per l’espulsione di Suchy: 3-2 ad Amsterdam per i cechi e figuraccia servita. Emblematico l’autogol di Van Persie, miglior marcatore della storia della Nazionale olandese, che riassume il cammino arancione in questo girone. Un’impresa ai limiti dell’incredibile, specie se si considera che il Gruppo A è stato vinto dalla Repubblica Ceca su Islanda e Turchia, non propriamente delle corazzate del calcio mondiale. Come è stato possibile?
I PRECEDENTI – L’Olanda era reduce da sette qualificazioni consecutive all’Europeo e da sei accessi di fila alla fase a eliminazione diretta. La prima spia si era accesa nel 2012, quando gli Oranje, allora finalisti mondiali, non erano riusciti a ottenere nemmeno un punto nel gruppo in un girone di ferro che li vedeva protagonisti con Germania, Portogallo e Danimarca. In seguito è arrivato il ciclone Louis van Gaal, che ha spazzato via tutti i dubbi con una qualificazione per i Mondiali 2014 ottenuta con 28 punti su 30 disponibili e una rassegna brasiliana condotta all’insegna dei colpi di genio fino al terzo posto finale. Le basi per la ripartenza con il ritorno di Guus Hiddink parevano esserci tutte. E, invece, l’Olanda è stata la più grande delusione sulla strada per Francia 2016.
UN’ELIMINAZIONE CHE FA STORIA – Ad agosto gli Oranje si presentavano a Bari per il test d’esordio della Nazionale targata Conte con il vento in poppa. L’esatto opposto dell’Italia, uscita con le ossa rotte dalla seconda eliminazione consecutiva rimediata alla fase a gironi della competizione iridata. Poco più di un anno, lo scenario è completamente ribaltato: l’Olanda ha ottenuto cinque sconfitte su 10 partite ufficiali per quella che è la prima mancata qualificazione a un Europeo dal 1984. Non era andata così male nemmeno quando nella prima gestione di van Gaal non conquistò il pass per il Mondiale del 2002, l’ultimo grande evento a cui gli Oranje non sono stati presenti.
LA CACCIA AL COLPEVOLE – Setacciando il sentimento della collettività olandese, sul banco degli imputati sono finite le stelline del nuovo corso. I vari Depay, Klaassen, Blind (figlio del ct), Wijnaldum e chi più ne ha più ne metta erano stati accusati di poca fame già dopo le sconfitte con Islanda e Turchia, criticati pubblicamente da una leggenda come Davids. Un ricambio generazionale fallito, per il momento, ma che ha messo in mostra tutti i problemi strutturali di una rosa priva di un portiere affidabile e di difensori da affiancare a De Vrij. Il talento c’è e, con un movimento come quello olandese, uscirà. Dettagli pesantissimi, ma questo fallimento diventerà una tappa di un’esplosione inevitabile. Vedere Euro 2016 dal divano di casa non potrà che fare bene agli straordinari talenti olandesi. Un bagno di umiltà che permetterà ai vari Depay di compiere il definitivo salto di qualità.