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Ciclismo

Cuore, testa e gambe: la ricetta del giovane Purito

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Purito Rodriguez, vincitore del Giro dei Paesi Baschi 2015

Cuore, testa e gambe. Così si ritorna ragazzini nel mondo del ciclismo. A 36 anni. E’ la storia di Purito Rodriguez, classe ’79, vincitore del Giro dei Paesi Baschi 2015. Non certo una corsa di prim’ordine, nel panorama mondiale del ciclismo. Ma il fatto che i vincitori delle ultime edizioni sono Contador e Quintana è indicativo.

LA CRESCITA – Purito è il simbolo di un ciclismo nuovo. Del ciclismo senza doping, il ciclismo degli onesti. E’ cresciuto da gregario in un mondo dominato dai vari Valverde, Armstrong, Di Luca. Nel mondo di campioni che hanno costruito il loro successo su sostanze dopanti. Un mondo che non gli apparteneva, e che lo ha relegato in posizioni di rincalzo. Almeno fino al 2012, quando la maggior parte dei truffatori sono stati smascherati. Secondo al Giro, terzo al Tour, secondo al Mondiale. La crescita di Purito è iniziata a 33 anni, quando la maggior parte dei suoi avversari abbandonano il circuito dei grandi. Voglia di fare, di mettersi in gioco, tappa dopo tappa. E non importa quante cadute abbiano rallentato la sua corsa. La forza di rialzarsi non è mai mancata a Rodriguez.

Purito Rodriguez festeggia la vittoria al Santuario di Arrate, quarta tappa del Giro dei Paesi Baschi

Purito Rodriguez festeggia la vittoria al Santuario di Arrate, quarta tappa del Giro dei Paesi Baschi

IL SUCCESSO – Il virus intestinale che aveva fermato il capitano della Katusha prima della Vuelta Ciclista a Mallorca aveva gettato delle ombre sulla sua condizione. Non è stato così. Per niente. Due tappe vinte in volata nel Giro dei Paesi Baschi, rispondendo alle azioni di un brillantissimo Henao e del mostro Quintana e piazzando lo sprint al momento giusto. La prova di maturità, la cronoscalata finale, è stata superata a pieno. Perché non era poi una prova così tanto da scalatori, se è stato Dumoulin a mettere tutti in riga. Ma Purito era lì, a quattro secondi. 13 meno di Henao, 26 meglio di Quintana. Se lo spagnolo riuscirà a coprire bene anche il suo vero tallone d’Achille, può diventare un cliente davvero pericoloso.

LE ARDENNE – Intanto però l’obiettivo si sposta sul Nord Europa, dove il grande ciclismo arriverà tra poco più di una settimana per il trittico delle Ardenne. Con una Freccia Vallone vinta e il secondo posto nella Liegi 2013, se la condizione dovesse rimanere quella dei Paesi Baschi Rodriguez sarà un cliente pericolosissimo. In ognuna delle tre corse, potenzialmente. A 36 anni poter essere tra i favoritissimi per la Liegi-Bastogne-Liegi è questione di pochi. Testa, cuore e gambe. La ricetta di Purito per entrare nella storia del ciclismo non comprende doping. Il simbolo del mondo a due ruote senza inganni esiste, e vederlo festeggiare sul podio del Giro dei Paesi Baschi è una vittoria per lo sport. La pagina di Purito è una delle più belle del libro del mondo dei pedali. E la parola fine non è ancora stata scritta.

Sono Davide Terraneo, studente di 19 anni diplomato al liceo classico. Ho praticato tennis, calcio e atletica e sono un appassionato di ciclismo. Da maggio 2014 sono un arbitro FIGC. Scrivo per passione e per raccontare le emozioni e i valori che lo sport trasmette a chi lo pratica e a chi lo segue.

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