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Hamsik sta tornando, contro il Milan si confermerà?

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Marek Hamsik confermerà i progressi mostrati ieri sera contro lo Slovan Bratislava? Questo il leitmotiv che regna nel clima post Europa League in casa Napoli, perché nonostante la prestazione contro la sua ex squadra, il capitano della squadra partenopea devE dimostrare alla società e al tecnico Rafa Benitez che può contare su di lui anche in campionato.  Ieri sera oltre al goal del 2-0 Marek Hamsik ha mostrato una buona corsa e movimenti che ricordano i fasti del passato.

Se andiamo a controllare le statistiche del giocatore slovacco, notiamo come in questi sette anni di militanza nel Napoli, Hamsik non sia mai andato così male, nemmeno al primo anno dove realizzò ben 9 goal collezionando 37 presenze, che per un ragazzo di 19 anni non erano per niente male; ieri dopo il goal  ha avvicinato le mani alle orecchie, un segno di netta polemica rispetto ai fischi ricevuti durante la partita di domenica contro l’Empoli.  Ma questa crisi, iniziata con l’arrivo del tecnico Rafa Benitez a Napoli, pare essere ad una conclusione pacifica:  Hamsik resta sempre il capitano del Napoli, il simbolo di una società che sotto la guida di Aurelio De Laurentiis ha ripreso vita dopo la retrocessione in Serie C, quindi lo slovacco da grande campione ricomincerà a dare il suo contributo alla causa e puntare al tanto ambito terzo posto.

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Walter Mazzarri istruisce Marek Hamsik

Dicevamo del modulo di Rafa Benitez, una disamina tecnica che vede il confronto con quanto fatto da Mazzarri in precedenza ci conferma come Hamsik non abbia cambiato ruolo, ma con il 3-4-2-1 mazzarriano si trovava affiancato a Ezequiel Lavezzi dietro la prima punta Cavani, formando un tridente incredibilmente forte che spinse il Napoli a sfiorare l’impresa col Chelsea negli ottavi di Champions League. Ora con Benitez fa sempre il trequartista ma in uno schemo che prevede un 4-2-3-1 dove lo slovacco, lo dimostrano le statistiche, copre molto di meno la sua trequarti ed funge da vero trequartista. Fino a qui la differenza sembra minima, ma quello che cambia sono quelli che ruotano intorno a lui, una volta solo Cavani era davanti a lui mentre il “Pocho” Lavezzi svariava sull’ala sinistra; ora soprattutto la presenza del belga Mertens riduce il raggio d’azione del trequartista slovacco, in questo momento osteggiato da un De Guzman in grande forma.

Il più giovane capitano di sempre e capocannoniere nelle coppe europee del Napoli è ad un bivio, dimostrare che quanto fatto ieri in Europa League è un segnale di rinascita e quindi tornare ad essere il leader della squadra insieme ad Higuain, oppure continuare in questo periodo di luce-ombra prigioniero di meccanismi che nonostante sia passato un anno non ha ancora fatto suoi.

La rinascita può partire dalla sfida sempre suggestiva con il Milan di Inzaghi: “Marekiaro” Hamsik ha le armi per poter tornare ad essere il leader di un Napoli che continua a sognare il terzo posto; ma sarà pronto a riconfermarsi già da domenica? Alla difesa ballerina del Milan spetta la risposta, con la certezza che un suo ritorno darà ancora più lustro al nostro campionato.

Una passione per il giornalismo e lo sport. Mi ritengo un esperto dell'ambito calcistico e tennistico, nel tempo libero sono maestro di tennis. L'esperienza di tre anni all'interno di un quotidiano veneziano mi ha dato molto, ho imparato dai più esperti, a volte troppo preciso, ma i dettagli fanno sempre la differenza.

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