Connect with us

Focus

I dieci gol più belli della storia dei Mondiali

Pubblicato

|

Mondiali 2010: Quagliarella esulta dopo un magnifico gol alla Slovacchia
Mondiali 2006: Zidane segna in finale con un cucchiaio beffardo

Mondiali 2006: Zidane segna in finale con un cucchiaio beffardo

Dieci gol per dieci momenti di gloria. Dal 1930 al 2010, la storia dei Mondiali di calcio ha regalato dei momenti incredibili, al confine tra il sogno, l’amara realtà e la beffa. I Mondiali non sono una competizione come tutte le altre: le regole del calcio si esaltano alla massima potenza con un pizzico di sana follia. Difficile, quasi impossibile, definire le regole di base di un bel gol, le componenti in gioco sono troppe, ma SportCafe24.com ci ha voluto provare, creando la top ten delle reti d’oro della storia del torneo.

I DIECI GOL PIÙ BELLI DELLA STORIA DEI MONDIALI 

10) MAICON | BRASILE-COREA DEL NORD 2-1 (MONDIALI 2010) | Cosa dovrebbe fare un terzino con il pallone tra i piedi sulla linea di fondo avversaria? Un qualunque allenatore risponderebbe nel modo più semplice: “Cross alto per la punta, cross basso per l’inserimento dei centrocampisti”. Maicon non la pensa così. Il laterale brasiliano mise a segno nel 2010 un gol incredibile, tirando un destro potente diretto verso il palo più lontano. Le regole del calcio sono belle perché non sono ferree.

9) CRUIJFF | OLANDA-BRASILE 2-0 (MONDIALI ’74) | Arancia meccanica, Arancia spettacolare, Arancia sforbiciante. L’Olanda degli anni Settanta era una creatura perfetta, capace di tutto (a parte conquistare i trofei). Il messia della squadra era Johan Cruijff, capace quarant’anni fa di mettere al tappeto il grande Brasile con una sforbiciata incredibile. Il suo piede arrivò fino alla terra degli Dei, approfittando così di un cross destinato a peggiori fortune. Chapeau.

8) AL-OWAIRAN | ARABIA SAUDITA-BELGIO 1-0 (MONDIALI ’94) | Chiedersi chi sia è più che naturale, ancor più semplice rispondere: un genio. Il fantasista saudita, popolare in patria ma non certo un astro del firmamento mondiale, decise, forse sconvolto dall’accecante sole statunitense, di travestirsi per un attimo da Maradona, saltò quattro avversari e corse palla al piede per oltre 70 metri. Andò in rete? Sì, e nel modo più bello.

7) JOSIMAR | BRASILE-IRLANDA DEL NORD 3-0 (MONDIALI ’86) | È quasi impossibile dare ad un pallone da calcio la velocità di una pallina da tennis. Josimar per poco non ci riuscì. Il suo missile terra-aria dai 30 metri disegnò una traiettoria imprendibile per qualunque portiere. La porta rimase in piedi per miracolo.

6) QUAGLIARELLA | ITALIA-SLOVACCHIA 2-3 (MONDIALI 2010) | Destino beffardo: uno dei gol più belli della storia azzurra fu messo a segno in una delle partite più tragiche. L’Italia più brutta degli ultimi quarant’anni fu eliminata dalla modesta Slovacchia, ma Quagliarella illuminò gli ultimi minuti del match con una palombella meravigliosa da fuori area. Tutto quello che avreste voluto sapere sul pallonetto, ma non avete mai osato chiedere, è racchiuso nella perla balistica dello juventino.

5) BAGGIO | ITALIA-CECOSLOVACCHIA 2-0 (MONDIALI ’90)Dalla Slovacchia alla Cecoslovacchia il passo dovrebbe essere breve, ed invece è lunghissimo. Dalla notte terribile di Johannesburg alla notte magica di Roma la musica cambia. Eccome se cambia. Roberto Baggio illuminò l’Olimpico con uno slalom travolgente, che mise in ginocchio mezza squadra avversaria. Una finta, due, tre: prima a destra, poi a sinistra, pallone in un angolo, portiere nell’altro. L’estremo difensore cecoslovacco potrebbe essere finito in rehab.

4) PELÉ | SVEZIA-BRASILE 2-5 (MONDIALI ’58) | A cosa serve un sombrero nella fredda Svezia? A fare gol! Pelé, allora diciassettenne, mostrò a tutti quel giorno chi sarebbe diventato. Superò un primo uomo, ne superò un secondo con un dolce pallonetto e poi trafisse il portiere avversario con una cannonata al volo dagli undici metri. Un gol da accademia, un gol da… re.

3) NEGRETE | MESSICO-BULGARIA 2-0 (MONDIALI ’86)Segnare un gol in un Mondiale è di per sé un sogno, farlo in casa ancora di più, farlo con una rovesciata dai sedici metri dopo un uno-due al volo è da estasi calcistica. Il messicano volle sfidare le leggi della fisica, e vinse.

2) ZIDANE | ITALIA-FRANCIA 6-4 dcr (MONDIALI 2006) | La differenza tra un fuoriclasse ed un campione è legata alla follia. Immaginate di dover tirare un calcio di rigore al quinto minuto in una finale del Mondiale: il 99,9% delle persone cercherebbe la soluzione più semplice (anche se non esiste nel tirare un rigore), Zidane invece provò un cucchiai e segnò, anche se rischiò di sbagliarlo. Che campione, ma occhio alla testa!

1) MARADONA | ARGENTINA-INGHILTERRA 2-1 (MONDIALI ’86) | Il primo posto del podio è una scelta obbligata. Il gol messo a segno dall’artista argentino rappresenta meglio di qualunque altra cosa il perché il calcio è lo sport più amato del mondo. Da guardare dieci, cento, mille volte: non ci si stanca mai.

P.S. Non avrete mica pensato al gol di mano, vero?

Antonio Casu

@antoniocasu

 

 

Inseguo il sogno di diventare giornalista dal 1989, anno in cui sono nato. Appassionato di ciclismo e calcio, mi impegno per raccontare il mondo dello sport da un punto di vista particolare, un po' eclettico, un po' folle.

Clicca per commentare

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *