Ciclismo
Pagelle Giro d’Italia, 18a tappa: super Arredondo, Kelderman ingenuo
Ha vinto la paura, ha trionfato Julian Arredondo. La diciottesima tappa del Giro d’Italia, arrivata al Rifugio Panarotta, è così riassumibile. La paura è degli uomini di classifica, che hanno deciso di rimandare il regolamento di conti finale alla cronoscalata di domani, il successo è di uno dei protagonisti di questa edizione, lo scalatore della Trek, abile nell’approfittare dell’attendismo del gruppo e far valere le sue qualità nell’ultima salita.
LE PAGELLE DELLA 17A TAPPA DEL GIRO D’ITALIA
TOP
ARREDONDO 10 | Mancava solo la ciliegina sulla torta. Lo scalatore colombiano ha sorpreso tutti in questo Giro, dimostrando in più occasioni di essere uno degli uomini più forti in salita. Il successo ottenuto al Rifugio Panarotta suggella venti giorni da sogno e gli permette di consolidare una maglia azzurra più che meritata.
ROLLAND 7 | Uno schiaffo in faccia a chi pensava che i francesi venissero in Italia unicamente per fare una vacanza. Il ciclista della Europcar, non certo tra i favoriti della vigilia, ha conquistato il podio (sarà difficile tuttavia mantenere la terza posizione) e ha tentato più volte l’attacco anche in questa tappa. Non è al top della forma, ma sta onorando comunque questo Giro.
URAN 6,5 | Rigoberto, bentornato! Dopo lo splendido successo di Barolo aveva dato la sensazione di poter diventare il dominatore della corsa, ma poi non ha confermato in salita le impressioni iniziali. Tuttavia è ancora il secondo della generale e ieri ha mostrato di essere in netta crescita. Se la lotta per la maglia rosa non è ancora chiusa, il merito è suo.
FLOP
ARU 5,5 | Ha guadagnato terreno nella classifica generale, è salito al quarto posto, ma la valutazione è comunque insufficiente. Il motivo è presto detto: l’attacco nell’ultimo chilometro, al limite del fuorigiri, è stato pericoloso e poco produttivo. Ha davanti a sé due tappe decisive che potrebbero portarlo sul podio, attaccare oggi per guadagnare solo due secondi sugli altri big è stato un azzardo che rischierà di pagare a caro prezzo.
KELDERMAN 5 | Beata gioventù, maledetta gioventù! Il giovane scalatore della Belkin è un potenziale fenomeno, ha una vita davanti per vincere qualche grande Giro, quest’anno si sta mettendo in luce positivamente, ma è tatticamente indisciplinato. Al Rifugio Panarotta l’ennesima riprova: ha tentato più volte di andarsene ma l’ha fatto timidamente, trovandosi poi in ritardo sui big nell’ultimo chilometro. Kelderman è un talento purissimo del ciclismo mondiale, ma è ancora acerbo.
EVANS 4,5 | Da un giovane rampante ad un vecchietto terribile. Evans è un “cagnaccio” che non molla mai, ma l’età sembra essere un ostacolo insormontabile. Il ritardo accumulato ieri non macchia tuttavia il suo Giro, tutto cuore e sostanza. Chapeau!
Antonio Casu
@antoniocasu_