Connect with us

Focus

Intimidazioni ultrà: la Lega abbaia e promette di mordere

Pubblicato

|

Maurizio Beretta

Qualcosa è cambiato. Non molto per ora, a dire il vero, ma il comunicato ufficiale (“Dura presa di posizione” e “documento senza precedenti” secondo i maggiori quotidiani sportivi e non) emesso ieri dalla Lega di Serie A è un grido d’allarme che non può passare inascoltato, un vero e proprio atto d’accusa rivolto contro gli ultrà e la loro gravissima violazione dei diritti delle società sportive ad essa associate”. Ora basta, avete passato ogni limite: questo, in estrema sintesi, il succo del messaggio che l’organizzazione presieduta da Maurizio Beretta ha messo nero su bianco per manifestare la ferma intenzione dei presidenti di Serie A di contrastare “con ogni mezzo e in ogni sede” le intemperanze delle tifoserie, responsabili di “una vera e propria aggressione, non solo morale, che incide sulla serenità dell’ambiente e sulla capacità di generare risorse da reinvestire negli stessi club”.

Ultrà in azione

Ultrà in azione

GIU’ LE MANI DAL BUSINESS – Ebbene sì. Dopo anni e anni trascorsi all’insegna della più o meno umiliante sottomissione e della colpevole complicità, anni in cui le parole d’ordine erano sempre state “non ho sentito niente”, “sono solo pochi cretini” o, addirittura, “è colpa dei media”, i presidenti di Serie A sembrano finalmente accorgersi che la misura è colma, e che il vero problema non è quello di limitare il più possibile i danni ma di fare tabula rasa (e una volte per tutte) di chi li provoca. Quel potere di controllo sulle tifoserie che fino a qualche tempo fa i club riuscivano ad esercitare a prezzo di trasferte pagate e altri simili cotillon si è ormai azzerato, e ora, spalle al muro, è arrivato il tempo di reagire. Leggere per credere. Nota bene: per comodità del lettore, il comunicato ufficiale della Lega è seguito da una sintetica “traduzione”.

COMUNICATO UFFICIALE“La Lega Nazionale Professionisti Serie A denuncia la gravissima violazione dei diritti delle società sportive ad essa associate, che viene attuata da alcune tifoserie le quali, accampando imprecisati diritti di proprietà “morale”, pongono in essere azioni tese a danneggiare i club, le squadre e i calciatori. Al grandissimo rispetto che la Lega e le società sportive hanno sempre avuto nei confronti delle tifoserie deve corrispondere analogo rispetto da parte di queste ultime nei confronti dei club e dei loro dirigenti. Da qualche tempo alcune società sono sottoposte ad una vera e propria aggressione, non solo morale, che incide sulla serenità dell’ambiente e sulla capacità di generare risorse da reinvestire negli stessi club: e questo avviene, ad esempio, con azioni di boicottaggio delle presenze negli stadi o con l’esibizione di cori e striscioni al solo fine di provocare sanzioni a danno delle società sportive. Ancora più grave è il danno di immagine causato da cori orchestrati di insulti ed intimidazioni che, ripresi dalla stampa e dai media, colpiscono l’immagine del nostro calcio, delle società e delle loro città. La Lega Serie A richiama tutte le componenti del mondo del calcio a operare nel rispetto di civile convivenza, e si impegna ad intervenire attivamente nella difesa del prestigio del calcio nazionale, dei suoi club, dei suoi dirigenti e della parte sana della tifoseria. Invita tutte le società sportive a mobilitarsi nella difesa del loro ruolo come fonte di spettacolo, di sport e di competizione: una realtà che vuole contribuire alla crescita del Paese ed è attenta ai milioni di cittadini, soprattutto i più giovani, che per il calcio continuano a nutrire una sana passione. In questo quadro la Lega invita le Autorità preposte a difendere l’autonomia ed il prestigio dei club sportivi e a contrastare con decisione gli attacchi organizzati che assumano forme degenerate e inaccettabili. La Lega si dichiara pronta ad intervenire in tutte le occasioni in cui dovessero essere reiterati episodi o comportamenti come quelli accaduti in queste settimane in alcuni stadi. Questo al fine di tutelare, con ogni mezzo e in ogni sede, i diritti primari delle proprie associate che sono impegnate – e investono ingenti risorse – per la realizzazione del massimo campionato nazionale nell’interesse del calcio italiano e dei veri appassionati. Quegli stessi appassionati che, insieme con le società di calcio, oggi subiscono gravi disagi e intimidazioni.

LIBERA TRADUZIONELe società sportive associate alla Lega Nazionale Professionisti Serie A denunciano di aver perso ogni controllo su chi – considerandosi il vero padrone del calcio e degli stadi – ora realizza ogni genere di mascalzonata allo scopo dichiarato di danneggiare gli interessi delle suddette società e, quindi, implicitamente, di ricattarle. Al grandissimo rispetto che la Lega e i club hanno sempre avuto nei confronti delle tifoserie, rispetto dimostrato sotto forma di agevolazioni, privilegi e accordi sotto banco, corrisponde purtroppo un’ostilità fatta di boicottaggi e di cori e striscioni esibiti allo scopo di colpire al cuore quei sacri valori nei quali le società e i loro dirigenti hanno sempre creduto. Come se non bastasse, le intemperanze degli ultrà – amplificate a dismisura da una stampa irresponsabile – feriscono la nobile immagine del nostro calcio, dei club, delle loro città e persino di voi che state leggendo. La Lega, che da sempre si impegna, si mobilita e contribuiscele keywords vanno sempre messe, ndr – invita quindi le Autorità preposte a darsi da fare perché così non si può più andare avanti, e si dichiara pronta a tutelare con ogni mezzo e in ogni sede gli interessi di chi investe ingenti risorse nell’esclusivo interesse del calcio italiano e dei veri appassionati.

Enrico Steidler

Clicca per commentare

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *