Focus
Llorente, il risveglio del Re Leone
Pubblicato
7 anni fa|
Editor
Davide Luciani
Da oggetto misterioso a uomo squadra. E’ questo il percorso compiuto da Fernando Llorente nei suoi primi sei mesi in serie A. Fino a ottobre tutti a parlare di acquisto flop, paragonandolo ai vari Esnaider, Bendtner e Anelka, poi, di colpo, ecco la risurrezione. Nove gol in 19 partite di campionato, cui ne vanno aggiunte due in Champions League, entrambe al Real Madrid, ed ecco che lo spagnolo è diventato indispensabile nella Juventus e il nuovo idolo della tifoseria. Come si spiega tale metamorfosi?.
UN ANNO E MEZZO DIFFICILE – In realtà, Llorente i gol li ha sempre fatti. Nell’Athletic Bilbao il Re Leone ha messo a segno 85 reti in 282 partite di Liga, andando per cinque anni di fila in doppia cifra, con il picco nella stagione 2010/2011 (18 reti in 38 gare). Nel 2012, però, la sua scelta di non rinnovare il contratto in scadenza con il club basco, gli è di fatto valsa l’esclusione dalla prima squadra. L’Athletic Bilbao si è rifiutato di venderlo a costi ragionevoli alla Juve (squadra con la quale l’attaccante aveva già un accordo) preferendo perderlo a parametro zero piuttosto che assecondare il volere dello spagnolo. Llorente così, lo scorso anno ha collezionato appena 4 presenze da titolare in stagione. Logico che, una volta sbarcato a Torino, abbia fatto non poca fatica ad entrare in forma, dato il fisico possente e i duri allenamenti a cui lo ha sottoposto Conte. Partito come titolare nelle amichevoli estive, in coppia con Tevez, lo spagnolo è stato scalzato nelle gerarchie di squadra da Vucinic e ha iniziato la stagione in panchina.
IL RISCATTO – La prima presenza da titolare è data 22 settembre 2013 nel match casalingo contro il Verona, quando, proprio un suo gol, di testa, regala il successo ai bianconeri. Quella contro gli scaligeri rimane l’unica rete del numero 14 biancionero nelle prime 11 partite di campionato, in cui Conte ne centellina le presenze, continuando a difenderlo e proteggerlo dalle critiche. Bisogna aspettare il 10 novembre per rivedere lo spagnolo esultare. Lo fa nel big match contro il Napoli e, da quel momento in poi, non si ferma più.
USARE LA TESTA – La Juventus, con l’innesto di Llorente, ha riscoperto uno schema che sembrava perduto: cross di Lichtsteiner e testa del centravanti. In questo modo la squadra bianconera è riuscita a ribaltare o sbloccare partite toste. Non è un caso che Llorente in serie A, abbia segnato 5 gol su 9 e, in Europa negli ultimi 5 anni, ne abbia messi a segno ben 31, risultando lo specialista di questa categoria. Con lo spagnolo la Juventus ha un’opzione in più al solito gioco palla a terra. Inoltre, il fisico possente del numero 14 bianconero, fa sì che sia un giocatore perfetto per aprire gli spazi e favorire gli inserimenti dei vari Tevez, Vidal e Pogba, che, ne sfruttano le capacità di copertura della sfera, per inserirsi in area e colpire.
LA PAZIENZA DI CONTE – Gran merito dei risultati ottenuti da Llorente, va a Conte, capace di saper aspettare e proteggere il suo centravanti. A inizio stagione, nessuno avrebbe dato un euro sulle qualità dello spagnolo che, invece, sta dimostrando con i fatti, di essere un giocatore fondamentale per la squadra. La Juventus ora, con Tevez e Llorente, sta esplorando strade del gol, sconosciute fino ad un anno fa. L’argentino e lo spagnolo hanno ampliato le possibilità realizzativa della squadra bianconera che, non a caso, ha centrato dodici vittorie consecutive. Ora lo spagnolo punta ad andare al mondiale con la Spagna e, se continua su questi livelli, l’obiettivo sarà facilmente raggiungibile. Con buona pace di chi, fino a qualche mese fa, sorrideva sotto i baffi nel sentire il nome di Llorente.
Davide Luciani
You may like
SPORTCAFE24.COM

Sfoglia il nostro Database

Milan e Juventus ‘on fire’ sul mercato. Conferme sul tradimento di Icardi e le ombre su Lukaku

Ballottaggio per il vice-Ibrahimovic. Occasione Juve per l’erede di Buffon e l’Inter svedese

Di Maria obiettivo bianconero. Florentino come un avvoltoio su Zhang e le telefonate segrete tra Ibra e Pato

Non solo Mandzukic, Milan scatenato. “Xi Jinping condanna a morte l’Inter” e l’asta per Barella

Il lungo addio di Suning. Focolai di covid-19 per Juventus e Milan | Tg Sport

Wijnaldum al Barça, il Liverpool pesca il sostituto in Serie A. Lasagna lascia l’Udinese | Podcast Calciomercato

Duello tra Real-Milan. Un baby fenomeno per l’Inter, l’offerta per Allegri e lo sgarro del Lipsia alla Juve

Non solo Mandzukic, Milan scatenato. “Xi Jinping condanna a morte l’Inter” e l’asta per Barella

Milik al Marsiglia: quanto incassa il Napoli! Eder e Benatia tornano in Serie A | Podcast Calciomercato

Milan e Juventus ‘on fire’ sul mercato. Conferme sul tradimento di Icardi e le ombre su Lukaku

Il lungo addio di Suning. Focolai di covid-19 per Juventus e Milan | Tg Sport

Wijnaldum al Barça, il Liverpool pesca il sostituto in Serie A. Lasagna lascia l’Udinese | Podcast Calciomercato

Sgomento West Ham, una ex pornostar entra in società. Maradona ha un’altra figlia | TG Sport

Infortunio per Simakan, Milan su Tomori. Jovic torna in Germania, Strootman al Genoa | Podcast Calciomercato

Di chi è la colpa del flop della Juventus di Pirlo?

Scontro Juve-City per un talento italiano. Trattativa Milan-Chelsea e il possibile colpo dell’Atalanta

Milan, mercato caldissimo: tutte le trattative di Maldini e Massara

I 5 calciatori che potrebbero lasciare la Juventus entro giugno

Mou apre al ‘grande ritorno’. Un tir come quarto attaccante?

La Juve piazza i colpi: due calciatori in arrivo a giugno

La Juventus chiama il Genoa. La Roma pesca dall’Arsenal e la Fiorentina tenta il colpo
I NOSTRI CLIENTI




BETCAFE24

