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Calciomercato Fiorentina: caccia a Matri, sogno Anderson
Fiorentina spuntata, Champions più lontana. La partita contro il Torino ha detto quello che già si sapeva. Montella ha l’assoluta necessità di ingaggiare un bomber in grado di finalizzare il lavoro degli esterni di qualità che i viola hanno in rosa, ma non solo. C’è un altro problema che attanaglia la Fiorentina: la mancanza di un regista di alto livello in grado di impostare l’azione e recuperare palla.
PIZARRO AI SALUTI – L’anno scorso questo ruolo era ricoperto da Pizarro, ma, in questa stagione, il cileno, tra problemi fisici e scelte tecniche ha giocato pochissimo e, quando è stato chiamato in causa, ha spesso deluso. Il matrimonio tra l’ex centrocampista della Roma e la Fiorentina si interromperà a giugno e, non è un caso che Pradè e Macìa siano da tempo a caccia di un giocatore in grado di prendere le redini della squadra. Montella, al momento, sta facendo di necessità virtù e, nel ruolo di regista, ha già provato quattro giocatori quest’anno: Vecino, Mati Fernandez, Aquilani e Ambrosini. Per motivi diversi nessuno è da considerarsi una soluzione per il futuro, quindi, i dirigenti viola, sono da tempo alla ricerca di un giocatore che abbia le seguenti caratteristiche: giovane, di qualità, che abbia personalità e voglia di mettersi in gioco.
I SOGNI PROIBITI – I nomi più gettonati per il futuro sono quelli di Verratti e Jorginho, giocatori che corrispondono perfettamente all’identikit e in grado di ricoprire anche il ruolo di interni di centrocampo. Entrambi, però, sono difficili da raggiungere. Il giocatore del Paris Saint Germain ha una valutazione che ormai sfiora i trenta milioni di euro, troppe per le casse del club viola, tanto più che l’ex centrocampista del Pescara si sta facendo apprezzare sempre di più nel club parigino e una sua eventuale cessione a giugno è sempre più lontana. Più abbordabile sarebbe arrivare a Jorginho, ma la valutazione dell’italo-brasiliano lievita ad ogni partita che gioca nel Verona e anche il Napoli ci sta facendo più di un pensierino, tentando di portarlo sotto il Vesuvio da subito.
DIPENDE DALLA PUNTA – Nei piani iniziali di Pradè e Macìa, a gennaio, la Fiorentina avrebbe dovuto investire un tesoretto di circa dieci milioni su un grande centrocampista, in grado di alzare il tasso tecnico della squadra. L’infortunio di Rossi e il ritardo nel recupero di Gomez ha di fatto modificato i piani del club. L’attaccante è diventato una priorità, ma la Fiorentina non ha intenzione di svenarsi. Il massimo sarebbe prendere un attaccante in prestito per poi spendere i 10 milioni nel centrocampista, come preventivato. Il primo nome per l’attacco è sempre quello di Matri, uno dei pochi da poter prendere in prestito in Italia. Impossibile arrivare, invece a Vucinic o Quagliarella, vuoi per i rapporti non idilliaci con la Juve, vuoi per l’elevato stipendio dei due bianconeri. Più abbordabile rimane la pista Pinilla, ma la bottega di Cellino è da sempre cara.
ANDERSON NEL MIRINO – Se la Fiorentina riuscirà ad avere l’attaccante in saldo, allora il nome per la mediana è già pronto: si tratta di Anderson del Manchester United. L’accordo con il giocatore è raggiunto, ma, manca la formula di trasferimento con lo United. L’ex pupillo di Ferguson ha appena 25 anni, esperienza da vendere e qualità indiscusse. Nei Red Devils ha mancato di continuità, ma ha doti tecniche indiscusse. I viola stanno tentando di strappare un prestito con diritto di riscatto, ma l’operazione da questo punto di vista è complicata, anche perché, nel 2007, Ferguson lo pagò 31 milioni di euro. Ora, chiuso dai vari Fellaini, Kagawa e Cleverley, il brasiliano potrebbe anche partire, ma Moyes punta a ricavare almeno 10 milioni dalla sua cessione, guarda caso proprio il tesoretto che la Fiorentina ha a disposizione. Anderson, per caratteristiche, si sposerebbe perfettamente con il futbol bailado della Fiorentina e rappresenterebbe una soluzione low cost anche per il futuro, vista la giovane età. Occorrerà però aspettare un po’ per avere un quadro più chiaro del mercato viola. Certo è, che con Anderson e una punta di scorta, i cinque punti che, al momento, separano Napoli e Fiorentina per l’ultimo posto Champions, diventerebbero infinitesimali.
Davide Luciani