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L’altra Serie A: la prima di Mihajlovic e il classico Milan-Genoa

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Sinisa Mihajlovic, l'uomo giusto per il Milan

Sabato ritorna (finalmente per qualcuno) il campionato di Serie A. La 13esima giornata si aprirà con il derby di Romeo e Giulietta, ovvero

Toni e Jorginho

Toni e Jorginho Hellas Verona

Verona – Chievo. Prima partita subito “piccante” per il figliol prodigo Corini, che aveva lasciato la panchina clivense nel finale dello scorso campionato. Ammissione di colpa da parte del presidente CampedelliLui ama il Chievo, non lo ha mai tradito. Nemmeno a giugno. Di quella scelta mi assumo tutte le responsabilità”. Sponda Verona, invece, sembra strano dirlo, ma si punta a superare la Fiorentina per cercare di agguantare il quinto posto.

In casa Atalanta comincia a svuotarsi l’infermeria: Bonaventura ha quasi smaltito l’infortunio, mentre Bellini ha cominciato a svolgere lavoro differenziato. Raimondi, Yepes e Lucchini invece saranno ancora indisponibili. L’avversario degli atalantini sarà il Sassuolo che,2 giorni fa, ha blindato la panchina di Di Francesco: “La strada più facile ed abusata dopo la sconfitta interna contro l’Inter sarebbe stata quella di esonerare Di Francesco, ma noi abbiamo fatto una scelta coerente perché crediamo nell’uomo prima ancora che nell’allenatore che c’è al Sassuolo”, queste le parole del presidente Rossi.

Rotolando verso sud, in casa Catania (che affronterà in trasferta il Torino) cominciano a ritornare tutti i convocati nelle rispettive nazionali (Andujar, Gyomber e Tachtsidis). Ottime notizie per la panchina dato che c’è fiducia per il rientro di Barrientos. I granata, forti delle rassicurazioni di Cairo sulla permanenza di Cerci, devono fare i conti con la tempesta portieri. Mentre Gillet tuona contro l’arrivo di un possibile nuovo compagno fra i pali, Padelli risponde a chi lo ha criticato: “Se i tifosi pensano che io abbia sbagliato hanno tutto il diritto di criticarmi. Quindi accetto le critiche ma penso anche di aver fatto qualcosa di buono in questo inizio di stagione”. Da un portiere nell’occhio del ciclone ad un altro. Spostandoci a Bologna, dove sono rientrati ben 6 nazionali, a tenere banco è il “casoCurci (comunque sicuro della riconferma per la partita con l’Inter”: “La conferma di Curci è una scelta mia. Per me tecnicamente è valido e non vedo molti portieri più forti di lui in giro. Anche se quest’anno non è riuscito a esprimersi ai suoi livelli” afferma Pioli.

Strano ma vero, anche a Cagliari (impegnato nel posticipo di lunedi contro la Roma) le novità riguardano la porta. Agazzi continua le sue terapie a Ravenna ma è dato ormai per partente. Al suo posto giocherà Avramov, con il portiere Adan (ex Real Madrid) che ha apposto, quasi a sorpresa, la firma sul contratto che lo legherà al club sardo per un anno.

Rimanendo sul mare, il Genoa, avversario del Milan, rischia di perdere Kucka per un risentimento muscolare. A sostituirlo sarà Antonelli, a meno che Gasperini non deciderà di optare per un cambio di modulo. In casa Lazio sono rientrati tutti i nazionali (tranne Hernanes), cosa che ha impedito a Petkovic di poter preparare la partita contro la Sampdoria (in trasferta) con la maggior parte dei possibili titolari. Si andrà verso un 4-3-3, con Candreva, Floccari e Keita a formare il tridente in attacco. Il tempo non sorride neanche ai blucerchiati. Mihajlovic è arrivato ieri a Genova e dovrà fare subito i conti con gli infortuni di Rodriguez, Poulsen e Sansone e la squalifica di Eder.

Dubbi di modulo invece per il Livorno, che sfiderà in casa la Juventus. Possibile un 3-5-1-1  con Greco alle spalle di Emeghara. Oltre a Paulinho squalificato, Nicola dovrà privarsi anche di Biagianti (fermo ai box per lo stiramento rimediato il 30 ottobre contro il Torino).

Il  Parma, che andrà in trasferta a Napoli, ha invece le idee chiare: Cassano e Amauri in attacco per tentare di strappare il risultato al San Paolo. Dubbi a centrocampo: Gargano non è ancora rientrato dall’impegno con la nazionale, in più dovrà anche controllare il suo stato di forma. Parolo invece sarà si sicuro in campo dopo la convocazione con la nazionale di Prandelli.
Infine l’Udinese avrà di fronte la Fiorentina di Montella. Guidolin schiererà il classico 3-5-1-1 con Muriel dietro a Di Natale che sembra essere arruolabile per domenica.

Luca Porfido

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