Calcio Estero
Barcellona e Real Madrid: che noia questa Liga
Pubblicato
7 anni fa|
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Mirko Di Natale
“All’interno di una sala vi sono venti persone, tutte riunite nello stesso posto accomunate dallo scopo del ballo. Tra questi però solamente due balleranno per tutta la sera, lasciando agli altri il compito di guardare e di imparare come si fa”. Questa metafora la si può tranquillamente accomunare a quella che ad oggi ha il nome di Liga BBVA ed è il massimo campionato spagnolo. Oltre a Barcellona e Real Madrid e a qualche piacevole eccezione (Atletico Madrid, Valencia, Villarreal e Siviglia), nessun’altra squadra è in grado di lottare per il titolo di campione di Spagna. Ma perché accade tutto ciò? Ve lo proviamo a spiegare.
UN FLAMENCO CHE SI BALLA IN DUE – La Primera Division spagnola è all’ottantatreesima edizione compresa quella di quest’anno. Il Real Madrid è la squadra che ha ottenuto più titoli (ben 32), comprensivi di 21 secondi posti e 7 posti. Segue a ruota il Barcellona, con 22 primi posti, 23 secondi posti e 13 terzi posti. Certo, altre squadre hanno vinto il campionato almeno una volta, ma paradossalmente se sommiamo i 9 trionfi dell’Atletico Madrid, gli 8 dell’Athletic Bilbao, i 6 del Valencia, i 2 della Real Sociedad, gli 1 di Deportivo (ora in Serie B), del Betis e del Siviglia, totalizziamo quota 28 che non servono a raggiungere quelli dei blancos. I numeri evidenziano dunque che questo flamenco lo si balla davvero in due, ed essi diventano ancora più evidenti se analizziamo la classifica perpetua, cioè quella statistica che tiene conto di quanti punti in totale le squadre hanno totalizzato nei campionati di prima divisione disputati. Al primo posto, senza sorprese, c’è il Real Madrid con 4023 punti, a 123 punti c’è il Barcellona e a ben 853 lunghezze il Valencia. Dal 2000 in poi, se escludiamo le eccezioni di Deportivo (vittorioso nel 2000) e Valencia (vincente nel 2001 e nel 2003), mi sapete dire quali squadre si sono spartite il titolo nelle restanti 11 edizioni non considerando quella di quest’anno?
TROPPO POTENTI, TROPPO FORTI – Lo strapotere economico di Real Madrid e Barcellona ha alimentato a generare questo pesante squilibrio che ora c’è tra loro e il resto della comitiva. Non c’è nemmeno più gusto – e ve lo scrivo da tifoso del grande calcio – di seguire con interesse questo campionato. Si sa già a prescindere che sarà una delle due big ad accaparrarsi tutto quel che c’è da vincere. E dopo di loro? Un bel abisso profondo in cui tutte le altre formazioni giocano per la gloria di levarsi qualche sfizio senza riuscire mai a vincer nulla. Quest’anno però, alla solita noia a cui abbiamo assistito, dobbiamo sottolineare con merito che l’Atletico Madrid allenato da Simeone sta mettendo i bastoni tra le ruote delle due big. I colchoneros sotto la sua guida hanno vinto una Copa del Rey e un’Europa League, e quest’anno sono secondi a soli tre punti dai blaugrana precedendo – per il momento – i rivali storici delle merengues. Un applauso a scena aperta per l’Atletico, capace di rivaleggiare con loro anche senza lo stesso strapotere economico. Perché vendere Radamel Falcao e ritrovarti con Diego Costa in seconda posizione non è così facile come può sembrare… è come chiedere a Real Madrid e Barcellona di privarsi di CR7 e Messi, e giocare con Morata e Tello tutto l’anno. Non ci è dato sapere se i biancorossi riusciranno a tenere questo ritmo per tutto la stagione, ma non se ne dispiacerà di certo qualcuno se questo ballo diventerà a tre!!!
Mirko Di Natale
Twitter: @_Morik92_
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