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Inter, Moratti lascia la presidenza del club: carica a Thohir

Massimo Moratti non sarà più il presidente dell’Inter. E’ questa la maggior novità uscita fuori dal vertice tra Erick Thohir e l’ex patròn nerazzurro. Moratti, dopo aver a lungo riflettuto, ha deciso di declinare l’invito di Thohir a mantenere l’incarico, convinto che quel ruolo vada di diritto all’azionista di maggioranza. Toccherà dunque allo stesso Thohir ricoprire la più alta carica nella società nerazzurra.
NUOVO CDA – Oggi è previsto un nuovo incontro per definire i dettagli della nuova società, ma il più è già stato deciso. Oltre a Thohir presidente, il nuovo board vedrà tre componenti della vecchia dirigenza nerazzurra (Angelomario Moratti, Rinaldo Ghelfi e Alberto Manzonetto della Four Partner, l’advisor di famiglia.). I nuovi soci di maggioranza, invece, avranno, oltre ai tre soci che detengono il 70%, Thomas Shreve, uomo di fiducia di Thohir, e Isenta Hioe, direttrice finanziaria della società di Garibaldi Thohir, fratello di Erick.
BRANCA PER ORA RIMANE – Per quel che riguarda l’aspetto esecutivo, per il momento Thohir è intenzionato a mantenere gli uomini che ci sono. Branca, quindi, rimarrà al suo posto e la nuova proprietà ne valuterà l’operato nel mercato invernale. Non è dunque detto che l’attuale direttore sportivo dell’Inter debba passare la mano.
IDEA SABATINI PER GIUGNO – Thohir e i suoi soci hanno però un progetto tecnico preciso in mente che comporta l’acquisizione di giovani talenti in giro per l’Europa in modo da avere, negli anni, una base solida su cui puntare. In quest’ottica, l’uomo di mercato che meglio si sposa con le esigenze degli indonesiani è Walter Sabatini, attuale ds della Roma. Sabatini è già stato contattato e ha il contratto in scadenza, ma è una strada comunque difficile da percorrere. Il ds giallorosso, infatti, con l’addio di Baldini, ha acquisito maggiori poteri dalla proprietà americana della Roma e, se la stagione giallorossa mantenesse le attuali premesse, Pallotta gli offrirebbe un ricco rinnovo, facendone l’uomo di riferimento della società, a scapito anche del CEO Zanzi. L’alternativa a Sabatini potrebbe essere Pradè della Fiorentina, altro dirigente molto bravo a scoprire talenti. Come detto, però, i conti si faranno a fine stagione. Per il momento Branca rimane al suo posto a giocarsi le sue carte. Il futuro dell’Inter si delineerà in maniera graduale.
Davide Luciani
